La celebre costumista italiana Milena Canonero ha ricevuto a Berlino l’Orso d’Oro alla carriera. Nella sua carriera cinquantennale la regina del costume ha lavorato con Stanley Kubrick, Francis Ford Coppola, Roman Polanski, Wes Anderson, per citarne solo alcuni. Nove volte è stata nominata a un Oscar, quattro volte ne ha portato uno a casa. Nella breve intervista che ci concede, la Canonero rivela: "Non sono i vestiti a interessarmi. L’obiettivo del mio lavoro è sempre stato quello di creare un mondo, essere parte della memoria visiva di una pellicola".

Stanley Kubrick l’ha scoperta nel 1968 sul set di 2001: Odissea nello spazio. Da allora l’ha voluta in ogni suo film. I suoi costumi per Arancia meccanica l’hanno resa celebre in tutto il mondo. "Stanley era un maestro, non solo nella sua arte. Anche nel mio lavoro. Nel lavoro di tutti quelli che lavoravano in un suo film. E anche di vita". Nel 1976 vince il suo primo Oscar per il capolavoro in costume di Kubrick Barry Lyndon. Nel 1982 il secondo Oscar per la pellicola di Hugh Hudson, Momenti di gloria. Nel 1990 gira con Coppola Il padrino parte III. Diciassette anni dopo vince il terzo Oscar con il film della figlia del regista americano, Sofia Coppola, Maria Antonietta. La quarta statuetta arriva nel 2014 con il grande film di Wes Anderson, Grand Budapest Hotel.

Il segreto di una carriera così unica? "La cosa più importante nel mio lavoro è capire che non si stanno vestendo delle bambole, o manichini, ma degli attori e delle attrici in carne ed ossa. Un abito, un costume, deve poter raccontare la storia di chi la indossa, un po' della sua personalità. I gusti personali non c’entrano nulla. Si tratta di centrare un carattere, un’angolazione psicologica".

L’Orso d’Oro Milena Canonero l’ha dedicato al suo collega e collaboratore di sempre Piero Tosi, che ha lavorato con, tra li altri, Visconti e Fellini.  La 67. Berlinale ha dedicato alla costumista la sezione Hommage con dieci pellicole.