Prima di tutto, soprattutto, “la vita reale: è questo che voglio portare sullo schermo”. Parola di Michael Mann, che ieri sera ha tenuto una masterclass al Festival di Roma, condotta da Mario Sesti e Antonio Monda. Ma come restituire questa realtà? Per esempio, la preparazione al thriller Manhunter ha previsto “lo scambio di molte lettere e l'incontro con un vero serial killer, Dennis Wayne Wallace”. Attualmente al lavoro su una serie tv HBO con Dustin Hoffman sul mondo delle corse ai cavalli, Mann celebra il digitale, sia nella fruizione che da regista: “Mi permette molte più cose, come girare di notte” e ritorna sulla celebre prima scena condivisa da Robert De Niro e Al Pacino in Heat - La sfida: “Non c'è stato bisogno che dicessi loro alcunché, d'altra parte, che vuoi dire a due attori così?”. Se il pubblico dell'Auditorium ha potuto sentirlo commentare scene da Collateral e L'ultimo dei mohicani, il giorno precedente a fargli gli onori presso la residenza dell'ambasciatore americano in Italia David H. Thorne c'erano, tra gli altri, Matteo Garrone, Ferzan Ozpetek, Pierfrancesco Favino e Carolina Crescentini.