“Quest'anno il Premio Fondazione Fellini sarà assegnato a Paolo Sorrentino, regista poliedrico che rispecchia il nuovo orientamento del nostro ente”, così annuncia il direttore della Fondazione Paolo Fabbri alla presentazione della manifestazione "Il miracolo della Dolce Vita", che si terrà a Rimini dal 16 al 18 dicembre.
Dopo Scorsese (2005), Polanski (2006), Olmi (2007), De Oliveira (2008), e Sidney Lumet (2008) la Fondazione ha scelto un giovane talento italiano: regista, scrittore e ammiratore del regista riminese. Sarà Sandra Milo a consegnare il riconoscimento al regista napoletano: “Sono contenta di poter incoraggiare e aiutare i giovani talenti. La cultura è bellezza e fa bene all'animo perchè ci rende migliori”, dice l'attrice, protagonista di alcuni film (tra cui il Premio Oscar 8 ½) di Fellini: “L'ho amato pazzamente sia come artista che come uomo. Era fantastico, ci ha regalato un'infinità di sogni: perchè che cos'è un uomo senza sogni? Uno che non sà trasformare”.
Oltre ad essere la madrina della manifestazione, l'attrice presenterà il documentario Flaiano. Il meglio è passato di Steve Della Casa e Giancarlo Rolandi. Nel corso delle tre giornate riminesi un evento di grande interesse sarà l'intervento dello scrittore Carlo Lucarelli, che presenterà il lavoro fatto con Bottega Finzioni di Bologna sui trattamenti e soggetti di Fellini, rimasti “nel cassetto” e mai realizzati. Inoltre sarà inaugurata la mostra dal titolo Mimmo Rotella e Federico Fellini. Un dialogo a distanza, dove saranno esposti una serie di disegni originali del Maestro riminese e diverse opere-décollages di Rotella.
Era il giorno del ciak della Dolce Vita: questo è il titolo della rassegna rivolta al capolavoro felliniano in occasione del 50esimo anniversario del film. Nel corso della rassegna saranno proposte al pubblico tre opere: Arrangiatevi di Mauro Bolognini, Cartagine in fiamme di Carmine Gallone e l'horror Caltiki, il mostro immortale di Riccardo Freda.
Tutto questo rientra nella volontà di rinnovare la Fondazione che, dopo aver superato le difficoltà gestionali, si è organizzata con un nuovo consiglio d'amministrazione e un nuovo comitato scientifico presieduto da Pierluigi Celli, che subentrerà al posto del dimissionario Pupi Avati e dovrà risanare un buco di bilancio da 780mila euro: "Sui debiti siamo ottimisti. Vorremmo fare un mutuo per ripagare la cifra con il Comune di Rimini, provincia e banche locali”, conclude Fabbri.