“Lo scorso anno è stato presentato all'Onu, durante la 20° sessione del Consiglio per i diritti umani, il Rapporto tematico annuale sugli omicidi basati sul genere e l'Italia ha avuto un richiamo perché il quadro è preoccupante. Pochi giorni fa c'è stato un flash mob globale attraverso il quale le donne di 280 paesi hanno manifestato contro le violenze che subiscono. Fare un film su questo mi è sembrato doveroso perché ci coinvolge tutti” dice Ettore Pasculli, uno dei padri del cinema digitale, presentando a Milano il suo 23° film, Italy amore mio. Un lungometraggio che affronta le violenze psicologiche nei confronti delle donne e le difficoltà di integrazione dei figli di genitori stranieri nati in Italia attraverso l'amore per l'arte della danza. “Mi aveva colpito molto – spiega il regista - il caso della ragazza bresciana, di origini pakistane, che aveva osato andare contro le tradizioni della sua famiglia perché si era innamorata di un ragazzo italiano ed era stata uccisa dal padre. La cronaca, la sorella povera della realtà, fa spesso emergere il tema dall'emarginazione e la disparità di condizioni della donna. Non è un tema nuovissimo, ma le reiterate violenze che alcune donne subiscono ci dovrebbero coinvolgere in prima persona”.
La trama ha un precedente cinematografico, Passo a due con il primo ballerino di Canale 5 Kledi Kadiu, anche lì un immigrato rumeno che tenta di sfondare nel mondo della danza. Ma il soggetto, in questo caso, trae ispirazione dal testo “Il monopolio dell'uomo” (primo manifesto femminista italiano,1890) di Anna Kuliscioff e racconta la storia di Alina, una ragazza rumena che si trova a fronteggiare lo scontro tra due culture, quella della famiglia e quella del paese in cui è nata, situazione che vivono spesso le seconde generazioni di immigrati.
Nel cast Salvatore Lazzaro, volto noto della fiction tv, e attori teatrali come Eleonora Giovanardi, nei panni della protagonista, Sergio Bini, Sara Bertelà, Tiffany Ford, Alessandro Girami e Adamo Maniero. Tra gli interpreti anche Susanna Beltrami, coreografa e direttrice del centro Dancehaus di Milano, e circa 150, tra allievi e professionisti, dei suoi danzatori.
Girato in 4K, prodotto da UPC Studios e ExFormat Comunicazione, Italy amore mio è realizzato grazie al supporto di Bayer Italia: “Abbiamo scelto il cinema – dice Grazia Bonvissuto, portavoce del Gruppo - perché crediamo sia una cassa di risonanza per messaggi importanti e temi di carattere sociale che ci stanno a cuore. E' la quinta volta che lavoriamo con Ettore Pasculli”. Le riprese avranno inizio il 20 febbraio nel capoluogo lombardo e il film uscirà nelle sale UCI Cinemas nell'autunno del 2013. Ha collaborato alla realizzazione del progetto anche la Fondazione Pangea Onlus che porta la sua testimonianza attraverso la voce di Marina Tomacelli: “Il linguaggio del cinema è quello giusto per entrare nella vita delle persone e sensibilizzarle rispetto a problemi che vanno affrontati non solo per le donne, ma per la società, perché sia libera da pregiudizi e discriminazioni”.