"Non sarà un festival autarchico", ha detto Alberto Barbera presentando la line up di Venezia 77 (2-12 settembre): "il numero dei film italiani presenti è in linea con quello dello scorsa edizione", ha rimarcato il direttore, insistendo anche sul "buon momento del nostro cinema, nonostante lo sfortunato periodo della pandemia".

Momento che - come accadde nel 2017 - riporta a 4 il numero dei film italiani in gara per il Leone d'Oro: Notturno di Gianfranco Rosi, Le sorelle Macaluso di Emma Dante, Miss Marx di Susanna Nicchiarelli e Padrenostro di Claudio Noce. Scopriamoli uno ad uno.

 

Notturno di Gianfranco Rosi

Notturno di Gianfranco Rosi

Gianfranco Rosi - Leone d’Oro con Sacro Gra, Orso d’Oro e Nomination agli Oscar con Fuocoammare - torna al Festival di Venezia in Concorso con Notturno, girato nel corso di tre anni trascorsi sui confini fra Siria, Iraq, Kurdistan, Libano.

Con questo film Rosi dà voce ad un dramma umano che trascende le divisioni geografiche e il tempo dei calendari; illumina, attraverso incontri e immagini, la quotidianità che sta dietro la tragedia continua di guerre civili, dittature feroci, invasioni e ingerenze straniere, sino all’apocalisse omicida dell’ISIS. Storie diverse, alle quali la narrazione conferisce un’unità che va al di là dei confini. La guerra non appare direttamente: la sentiamo nei canti luttuosi delle madri, nei balbettii di bambini feriti per sempre, nella messinscena dell’insensatezza della politica recitata dai pazienti di un istituto psichiatrico. Un cantore di strada intona le lodi dell’Altissimo. Un bracconiere fra i canneti e i pozzi di petrolio. La grazia delle guerrigliere peshmerga. I terroristi dello Stato Islamico in carcere. L’angoscia di una madre yazida per la figlia prigioniera. Alì, adolescente, che fatica per portare il pane ai suoi fratelli... Tutt’intorno, e dentro le coscienze, segni di violenza e distruzione: ma in primo piano è l’umanità che si ridesta ogni giorno da un notturno che pare infinito. Notturno è un film di luce dai materiali oscuri della storia.

«Durante tre anni di viaggio in Medio Oriente, - racconta Rosi - ho incontrato le persone che vivono nelle zone di guerra. Ho voluto raccontare le storie, i personaggi, oltre il conflitto. Sono rimasto lontano dalla linea del fronte, ma sono andato laddove le persone tentano di ricucire le loro esistenze. Nei luoghi in cui ho filmato giunge l’eco della guerra, se ne sente la presenza opprimente, quel peso tanto gravoso da impedire di proiettarsi nel futuro. Ho cercato di raccontare la quotidianità di chi vive lungo il confine che separa la vita dall’inferno».

La regia, fotografia e suono sono di Gianfranco Rosi, il montaggio di Jacopo Quadri, con la collaborazione di Fabrizio Federico.

Il film è una produzione 21Uno Film - Stemal Entertainment con Rai Cinema, con il contributo di Dg Cinema Audiovisivo – Mibact e con il supporto di Eurimages, in associazione con Istituto Luce – Cinecittà, prodotto da Donatella Palermo per Stemal Entertainment e Gianfranco Rosi per 21Uno Film.

Una coproduzione Italo Franco Tedesca con Les Films D’Ici in coproduzione con Arte France Cinéma e con No Nation Films – Mizzi Stock Entertainment.

Il film è distribuito in Italia da 01 Distribution. Le vendite estere sono di The Match Factory.

Le sorelle Macaluso di Emma Dante

Le sorelle Macaluso di Emma Dante
Le sorelle Macaluso di Emma Dante
Le sorelle Macaluso di Emma Dante
Le sorelle Macaluso di Emma Dante

Sette anni dopo Via Castellana Bandiera, Emma Dante torna alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, selezione ufficiale, con le sorelle Macaluso, tratto dalla sua omonima pièce teatrale che ha ricevuto il Premio Ubu per il Miglior Spettacolo e la Miglior Regia.

Scritto da Emma Dante, Elena Stancanelli e Giorgio Vasta, il film è una produzione Rosamont e Minimum Fax Media con Rai Cinema che arriverà in sala il 10 settembre distribuito da Teodora Film.

Le Sorelle Macaluso è interpretato da Alissa Maria Orlando, Susanna Piraino, Anita Pomario, Eleonora De Luca, Viola Pusatieri, Donatella Finocchiaro, Serena Barone, Simona Malato, Laura Giordani, Maria Rosaria Alati, Rosalba Bologna, Ileana Rigano.

«Con grandi emozioni sette anni fa per la 70ª edizione della Mostra fu presentato a Venezia il mio primo film, Via Castellana Bandiera; oggi con la gioia di una bambina ancora più incantata e felice per la 77ª edizione della Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica tornerò a Venezia con il mio secondo film, Le sorelle Macaluso» - dichiara la regista Emma Dante - «Spero che questa famiglia di donne di tre generazioni possa far affiorare i ricordi di noi bambine dentro le stanze dell'infanzia dove strette da un legame fortissimo siamo state sorelle».

SINOSSI

Maria, Pinuccia, Lia, Katia, Antonella. L’infanzia, l’età adulta e la vecchiaia di cinque sorelle nate e cresciute in un appartamento all’ultimo piano di una palazzina nella periferia di Palermo. Una casa che porta i segni del tempo che passa come chi ci è cresciuto e chi ancora ci abita. La storia di cinque donne, di una famiglia, di chi va via, di chi resta e di chi resiste.

Miss Marx di Susanna Nicchiarelli

MISS MARX - foto di Emanuela Scarpa © Vivo film, Tarantula
MISS MARX - foto di Emanuela Scarpa © Vivo film, Tarantula
MISS MARX - foto di Emanuela Scarpa © Vivo film, Tarantula
MISS MARX - foto di Emanuela Scarpa © Vivo film, Tarantula

Brillante, colta, libera e appassionata, Eleanor è la figlia più piccola di Karl Marx: tra le prime donne ad avvicinare i temi del femminismo e del socialismo, partecipa alle lotte operaie, combatte per i diritti delle donne e l'abolizione del lavoro minorile. Quando, nel 1883, incontra Edward Aveling, la sua vita cambia per sempre, travolta da un amore appassionato ma dal destino tragico.

«Con la sua apparente incongruenza tra dimensione pubblica e privata – racconta la regista Susanna Nicchiarelli – la storia di Eleanor Marx apre un abisso sulla complessità dell'animo umano, sulla fragilità delle illusioni e sulla tossicità di certe relazioni sentimentali. Raccontare la vita di Eleanor vuol dire parlare di temi talmente moderni da essere ancora oggi, oltre un secolo dopo, rivoluzionari. In un momento in cui la questione dell'emancipazione è più che mai centrale, la vicenda di Eleanor ne delinea tutte le difficoltà e le contraddizioni: contraddizioni, credo, più che mai attuali per cercare di “afferrare” alcuni tratti dell'epoca che stiamo vivendo». E a proposito della partecipazione alla Mostra di Venezia aggiunge: «Alcuni dei momenti più belli della mia vita da appassionata di cinema e da regista sono legati alla Mostra. Ho visto dei film meravigliosi al Lido che mi hanno cambiato per sempre. E naturalmente non dimentico la felicità e la soddisfazione per l'accoglienza riservata al mio primo film, Cosmonauta, e poi al più recente Nico, 1988. Adesso poter tornare a Venezia, per la prima volta in Concorso, è – sia pure sullo sfondo di luoghi conosciuti e ormai famigliari – un'emozione ancora nuova».

Diretto da Susanna Nicchiarelli, Miss Marx è interpretato da Romola Garai e Patrick Kennedy, una produzione Vivo film con Rai Cinema e Tarantula, in coproduzione con VOO e Be tv. Nelle sale dal 17 settembre con 01 distribution.

Padrenostro di Claudio Noce

Padrenostro

"Sono profondamente felice e onorato di partecipare alla 77. edizione della Mostra Internazionale del Cinema – commenta il regista Claudio Noce. Tornare a Venezia con un film dopo diversi anni ha un significato particolare per me, e farlo con una vicenda ispirata alla mia famiglia mi rende ancora più orgoglioso e grato. Questa sarà un'edizione speciale per tutto il cinema mondiale, avere il privilegio di esserci è davvero una grande responsabilità. Un grazie di cuore al direttore Alberto Barbera e alla commissione per avermi selezionato".

Roma, 1976. Valerio (Mattia Garaci) ha dieci anni e una fervida immaginazione. La sua vita di bambino viene sconvolta quando, insieme alla madre (Barbara Ronchi), assiste all’attentato ai danni di suo padre Alfonso (Pierfrancesco Favino) da parte di un commando di terroristi. Da quel momento, la paura e il senso di vulnerabilità segnano drammaticamente i sentimenti di tutta la famiglia. Ma è proprio in quei giorni difficili che Valerio conosce Christian (Francesco Gheghi), un ragazzino poco più grande di lui. Solitario, ribelle e sfrontato, sembra arrivato dal nulla. Quell’incontro, in un’estate carica di scoperte, cambierà per sempre le loro vite.

La fotografia di Padrenostro è di Michele D’Attanasio, la scenografia di Paki Meduri, i costumi di Olivia Bellini, il montaggio di Giogiò Franchini, l’operatore è Guido Michelotti, il casting di Sara Casani, le musiche originali sono di Mattia Carratello e Stefano Ratchev.

Diretto da Claudio Noce, Padrenostro è interpretato da Pierfrancesco Favino, Barbara Ronchi, Mattia Garaci e Francesco Gheghi, con l’amichevole partecipazione di Antonio Gerardi, e con la partecipazione di Francesco Colella, soggetto e sceneggiatura di Claudio Noce e Enrico Audenino. Prodotto da Andrea Calbucci, Pierfrancesco Favino e Maurizio Piazza, è una produzione Lungta Film, Pko Cinema & Co., Tendercapital Productions e Vision Distribution, in collaborazione con Sky e Amazon Prime Video, con il contributo di Regione Calabria e Fondazione Calabria Film Commission. Il film sarà distribuito nelle sale da Vision Distribution.