“Non faccio l'attrice per la fama e i soldi, per questo scelgo pellicole poco commerciali anziché film di cassetta che piacerebbero di più ai miei agenti”: la dichiarazione d'intenti di Jessica Chastain apre il dibattito con i giovani giurati del 43° Giffoni Film Festival (19-28 luglio).
Tre i progetti in cantiere per l'interprete nominata all'Oscar e al Golden Globe per Zero Dark Thirty: The Disappearance of Eleanor Rigby, con James McAvoy (in due versioni, dal punto di vista di lei e di lui), Miss Julie, scritto e diretto da Liv Ullmann, con Colin Farrell e Samantha Morton, e Interstellar, il nuovo film di Christopher Nolan con Matthew McConaughey e Anne Hathaway su cui però non si pronuncia: “Siamo ancora alle prime prove di trucco e per ora è ancora top secret”.
I riconoscimenti internazionali le hanno creato una notevole pressione, ma lei la stempera con naturalezza: “Mi sento una privilegiata a condividere le mie emozioni, specialmente se mi trovo davanti a nuove generazioni così entusiaste come in questo Festival. Anche se non ho i paparazzi alle porte ho deciso di godermi la normalità e mi sono iscritta per due settimane ad un corso di cucina a New York. Ho ripreso il contatto con la realtà anche se all'inizio gli altri 20 compagni di classe mi guardavano in maniera curiosa”.
La felicità si basa su piccoli gesti e “per rimanere in tema con “Forever young”, la filosofia di questa edizione – parole sue – basta seguire i consigli della nonna. La mia, che ho portato in Italia con me, suggerisce di ‘Sorridere, ridere e amare sempre', ed ha ragione”.
Dalle “atmosfere spensierate e tutte al femminile di The Help, le più divertenti che abbia mai provato”, l'attrice rivive le tappe più significative della carriera, compresa la telefonata a sorpresa di Kathryn Bigelow: “La amavo dai tempi di Point Break e quando mi ha chiesto di incontrarmi sono andata fuori di testa, urlando di gioia all'autista che mi accompagnava in macchina in quel momento. Mi son dovuta dare un contegno per avere la parte”. L'esperienza con Brad Pitt per Tree of Life, invece, “sembrava il campo estivo perché Terrence Malick trasforma il lavoro in vita e ciascuno portava la famiglia sul set e io stessa mi prendevo cura dei bambini che interpretavano i miei figli”.
E il futuro? “Non ho mai pensato di passare dietro la macchina da presa ma prima o poi mi piacerebbe insegnare, magari alla Juilliard School, dove io stessa ho studiato. Per il momento mi sforzo di recitare al meglio, entrando in connessione con i ruoli in cui mi calo, come fanno professionisti del calibro di Gary Oldman, che lasciano fluire il personaggio, senza creare barriere tra le proprie emozioni e le sue”.
La kermesse cinematografica (definita “experience” grazie all'apertura a 360° a tutte le arti) ha aperto i battenti con l'anteprima di Monsters University (in sala il 21 agosto) con i doppiatori Francesco Mandelli e Fabrizio Biggio, proseguendo con la visione della pellicola Monster High – 13 desideri (in uscita il 16 ottobre in dvd Universal) e domani prevede una preview di Percy Jackson e gli dei dell'olimpo: il mare dei mostri (al cinema dal 12 settembre) con i protagonisti Logan Lerman e Alexandra Daddario. In queste prime giornate hanno sfilato sul blue carpet del Festival anche il Premio Oscar Mira Sorvino con papà Paul, la stella di Violetta Ruggero Pasquarelli, Marco e Piergiorgio Bellocchio e Dario Argento. Oggi è il turno di Marco Bocci, Alessandro Siani e Giovanni Allevi mentre Daniel “Harry Potter” Radcliffe ha mandato un video-saluto per introdurre le prime immagini del suo prossimo progetto, Giovani ribelli, distribuito in Italia a partire dal 17 ottobre. L'elenco delle star internazionali prevede Naya Rivera della serie cult Glee, Eddie Redmayne (Les Miserables), Sacha Baron Cohen (Borat) e Isla Fisher, ancora nelle nostre sale con Now You See Me – I maghi del crimine.