“In Cloro l’obiettivo del protagonista era il nuoto sincronizzato, qui è il jazz”. A parlare è il regista Lamberto Sanfelice alla presentazione del suo secondo film (dopo Cloro da lui diretto nel 2015): Futura. Al cinema dal 17 giugno distribuito da Adler Entertainment, il film racconta la storia di un musicista jazz, interpretato da Niels Schneider alla ricerca di una seconda possibilità nella vita.

“Il protagonista finisce per non realizzare il suo sogno – racconta Sanfelice-. La musica lo porta verso altre priorità. La mia passione per il mondo del jazz è nata in modo del tutto casuale: a Roma ho incontrato un tassista che suonava la tromba. Non conoscevo per nulla il jazz e lui mi ha iniziato a portare fuori nei locali. E’ un mondo molto aperto. Anche se il jazz viene spesso percepito dai ragazzi come qualcosa di vecchio. L’ho voluto raccontare nel contesto attuale, anche in modo un po’ sexy”.

Schneider, attore caro al regista Xavier Dolan, ha dovuto affrontare due sfide importanti per interpretare questo film: la musica e la lingua. “Volevo essere credibile. Ero ossessionato dall’imparare a suonare la tromba e anche la lingua italiana, perché non sono uno molto portato per le lingue”, dice l’attore. E poi aggiunge: “Il mio personaggio è perseguitato dai fantasmi del passato perché non ha realizzato quello che voleva. Deve smarcarsi dalla figura di suo padre. A quarant’anni, quando mettiamo su famiglia, dobbiamo capire se abbiamo realizzato i nostri sogni. Non bisogna concentrarsi sul passato, ma bisogna guardare il futuro e l’avvenire”.

credits: Adele Pozzali

Protagonista del film è anche la location: una Milano inedita. “Sono nata e cresciuta a Milano e ho visto davvero una città mai raccontata”, dice Matilde Gioli, qui nel ruolo della moglie del musicista. E poi: “La scena più difficile è stata quella del raffronto perché mi sono immedesimata molto nel personaggio. Io non sarei mai riuscita a mantenere quella calma e sarei impazzita molto prima. Non conoscevo Lamberto e sono stata contenta di interpretare un ruolo diverso: una donna, una madre, una compagna solida e matura”.

Al fianco del musicista c’è anche un’altra donna: Lucya, interpretata da Daniela Vega. Una trans cilena dotata di grande potenza canora che si esibisce cantando la Madama Butterfly di Puccini nei locali notturni. “Lei viene dal mondo della lirica- spiega il regista-. Per cui è un personaggio un po’ all’antitesi. Ha un grande desiderio di maternità e sogna di tornare dal figlio che ha avuto prima della transizione. Nel film Daniela Vega si è messa in gioco con una grande interpretazione della Callas”.

Nel cast anche due esponenti di spicco del jazz italiano e internazionale, Stefano Di Battista ed Enrico Rava, autori anche delle musiche originali del film insieme a Lorenzo Cosi e Giovanni Damiani. “Il jazz e il dolore sono la stessa cosa”, conclude Di Battista.