Due fratelli distantissimi. Uno, André (Antonio Folletto), è comunista ed è un maestro di scuola elementare. L’altro, Fabio (Francesco Di Leva), è fascista ed è un pugile. Non si vedono da diciassette anni, da quando Fabio ha deciso di lasciare la casa della sua famiglia a Procida per andare a combattere al fianco delle camicie nere di Mussolini.

È la storia di Come prima, opera seconda di Tommy Weber, presentata in Panorama Italia ad Alice nella città, ispirata all’omonimo graphic novel del francese Alfred (Bao Publishing).

“Da un po’ di tempo volevo raccontare la storia di due fratelli, ho letto questo fumetto e mi sono appassionato. Un progetto francese che poi è diventato un film italiano”, racconta il regista. E Antonio Folletto: “Questa è la storia di due fratelli. Più che creare un rapporto di fratellanza ci siamo forzati di creare una distanza perché loro non si vedevano da tantissimi anni. Abbiamo studiato come approcciarci al meglio a questo incontro perché i due si conoscono, ma al tempo stesso non si conoscono. Si guardano come due animali esotici. E in questo lungo viaggio si scontreranno anche”.

Il viaggio attraverso i borghi e le campagne fino a Procida ricorda quello de Il sorpasso, il celebre film di Dino Risi, lì la macchina era un’Aurelia Sport, qui è una modesta Fiat 500.  “Il sorpasso è stato sicuramente un punto di riferimento, ma mi sono distanziato da questo film”, commenta il regista. E Folletto: “Abbiamo talmente dentro certe dinamiche che vengono fuori senza pensarci”.

Due fratelli che hanno paura di mostrare i propri sentimenti, uniti da due figure: il padre e la donna che entrambi hanno amato.

“Spesso l’uno accusa l’altro di qualcosa- dice Folletto-. Ma sono semplicemente tutte richieste di aiuto e di affetto. Hanno difficoltà a comunicare e a sciogliere tutti quei nodi che si sono creati in diciassette anni. Tra loro c’è anche tanto rancore. La morte del padre è un pretesto per andare a prendersi suo fratello perché ne ha profondamente bisogno. Tant’è che condividono la stessa donna perché è un po’ stare l’uno insieme all’altro”.

Nella graphic novel originale l’ambientazione sono le Cinque Terre, qui invece tutto viene spostato a Procida. Come mai? “Amo il romanzo L’isola di Arturo di Elsa Morante e poi volevo andare a Procida”, risponde il regista. Infine sulla canzone di Tony Dallara Come prima più di prima presente nel film conclude: “Amo questa canzone e volevo metterla nel film. All’inizio non sapevo a che punto metterla, ma volevo che i due fratelli la cantassero insieme”.