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"Anche nel rapporto con il cinema i cattolici debbono far valere la forza della loro identità per dare il loro contributo alla cultura contemporanea". E' l'invito rivolto dal cardinale Camillo Ruini, presidente della Conferenza Episcopale Italiana, in occasione dell'incontro organizzato ai Musei Vaticani, per festeggiare i 60 anni dell'Ente dello Spettacolo. A fare gli onori di casa il presidente di EdS Dario E. Viganò, nonché direttore della Rivista del Cinematografo, che ha accolto in Vaticano, tra gli altri, il Direttore Generale per il Cinema, Gaetano Blandini, in rappresentanza anche del neo-ministro per i Beni e le Attività Culturali Francesco Rutelli, l'ex presidente dell'Ente dello Spettacolo Andrea Piersanti, il Presidente del Centro Sperimentale di Cinematografia Francesco Alberoni, l'amministratore delegato dell'Istituto Luce Luciano Sovena e il presidente Flavio De Luca, il presidente di Cinecittà Carlo Fuscagni e i rappresentati delle istituzioni di categoria, Paolo Ferrari, Ugo Gregoretti, Alberto Francesconi, Gian Luigi Rondi. "Il legame tra Chiesa e arte cinematografica - ha spiegato il cardinale - affonda nelle origini stesse della settima arte. Già nel 1896 Vittorio Calcina, agente dei fratelli Lumiére, ottenne il permesso di entrare in Vaticano per riprendere il Pontefice Leone XIII". Negli anni Cinquanta, ha ricordato ancora Ruini, "fu l'Ente dello Spettacolo il punto di riferimento per la presenza dei cattolici nel cinema italiano. Successivamente - ha aggiunto il presidente della Cei - il coinvolgimento dei cattolici fu meno diretto, privilegiando una prospettiva critica e consapevole nei confronti del cinema", inteso, come richiamato da Giovanni Paolo II nel 1995, quale "veicolo di cultura e proposta di valori". Proprio in questa prospettiva, ha chiarito il cardinale, "va intesa l'azione dell'Ente dello Spettacolo all'interno del Progetto Culturale della Chiesa italiana". Il suo impegno "diviene sfida culturale di fronte alla riduzione della fede a esperienza soggettiva e alla conseguente secolarizzazione della coscienza pubblica". "L'Ente - ha aggiunto Viganò - prosegue e rinnova una strategia culturale che faccia emergere sempre più e meglio i valori umani e profondamente spirituali come terreno di confronto e di dialogo". Il presidente EdS ha poi annunciato le prossime novità in campo editoriale, come la collana "Le Torri", una serie di monografie sui grandi della settima arte destinate agli studenti delle superiori, e il progetto di una storia del cinema popolare in tre volumi, che coinvolge numerosi docenti ordinari di cinema delle università italiane. Infine una proposta: "Fare degli angeli custodi i patroni del cinema. Perché come gli angeli sussurrano all'orecchio dell'uomo la via da intraprendere per raggiungere Dio, mi piace pensare al cinema, che è visione, come preparazione remota alla visione beatifica".