E' morto ieri sera Claude Miller. Il regista, nato a Parigi nel 1942, era malato da tempo. Debuttò nel mondo del cinema, giovanissimo, nel '67, partecipando come attore a Due o tre cose che so di lei di Jean-Luc Godard, regista a cui poi fece da assistente, come avvenne anche per Marcel Carné e Francois Truffaut, per il quale nel '69 recitò anche ne Il ragazzo selvaggio.
L'esordio dietro la macchina da presa avviene nel 1976, con La meilleure facon de marcher. L'anno seguente realizza Gli aquiloni non muoiono in cielo, mentre nel 1981 dirige Lino Ventura, Michel Serrault e Romy Schneider in Guardato a vista. Sempre nell'81 gira Plein sud, mentre nell'85 dirige Sarà perché ti amo?. Tre anni più tardi è la volta di Mia dolce assassina (con Serrault e Isabelle Adjani) e La piccola ladra (con l'allora diciassettenne Charlotte Gainsbourg). Nel 1992 realizza L'accompagnatrice, nel '94 Il sorriso e nel 1995 partecipa al progetto collettivo Lumière et compagnie. Tre anni più tardi è la volta di La classe de neige (Premio della Giuria a Cannes), mentre nel 2000 gira La chambre des magiciennes, seguito da Betty Fisher et autres histoires (2001) e La petite Lili (2003), interpretato da Ludivine Sagnier.
Nel 2007 porta sullo schermo il bestseller francese Un secret di Philippe Grimbert, interpretato da Cécile de France, Patrick Bruel, Ludivine Sagnier e Julie Depardieu. Due anni dopo, nel 2009, dirige insieme al figlio Nathan Je suis heureux que ma mère soit vivante e firma, insieme a Héléna Cotinier e Pierre-Nicolas Durand, il documentario Marching Band, incentrato sul modo in cui due bande universitarie dello Stato della Virginia hanno vissuto la campagna elettorale che ha portato Barack Obama ad essere eletto come 44mo Presidente degli Stati Uniti.
Il suo ultimo film, Voyez comme ils dansent, interpretato da Marina Hands, James Thiérrée e Maya Sansa, ha vinto il Gran Premio della Giuria alla scorsa edizione del Festival di Roma.