“Non dobbiamo intendere la bellezza solo come un godimento estetico, ma in quanto concetto primario” dice Davide Rampello, ospite di Castiglione Cinema 2021 – RdC incontra.

Poliedrico uomo di cultura, già regista televisivo, presidente della Triennale di Milano e curatore del Padiglione Zero all’Expo 2015, Rampello è intervenuto nel corso di “È il borgo, bellezza!”, il tradizionale talk moderato da Gianluca Arnone (direttore artistico del festival) e organizzato con I Borghi più belli d’Italia, il network che raccoglie i piccoli centri e sotto il cui patrocinio si svolge il festival della Fondazione Ente dello Spettacolo.

“Bellezza – continua Rampello – è una parola concepita nel mondo greco, usata per la prima volta da Saffo per rivolgersi alla luna. Non dobbiamo accontentarci di citare male il Dostoevskij di ‘La bellezza salverà il mondo’. È l’uomo che deve salvarlo, essendo azione e parola”.

Da tempo Rampello riflette sull’idea dell’uomo come “bene culturale vivente”: ora è il momento di legare questo pensiero al turismo. “Un concetto da ripensare – afferma – affinché non sia più passivo ma che vada incontro alla conoscenza di culture e colture diverse. Bisogna ricostruire l’economia dell’ospitalità. Ospite è sia chi ospita sia l’ospitato: le relazioni fondamentali devono essere tra gli uomini, non tra le cose”.

“L’obiettivo – prosegue – dovrebbe avvicinarsi all’idea di raccontare il sentimento del sapere fare le cose, un bene primario che fa parte della vita dei borghi. Questi posti applicano da sempre il principio della sostenibilità, non è contemplato lo spreco, nemmeno dei sentimenti”.

da sinistra: mons. Davide Milani, Gianluca Arnone, Davide Vecchi, Romeo Pippi, Fiorello Primi e Davide Rampello (foto di Karen Di Paola)

Già sindaco di Castiglione del Lago, Fiorello Primi è il Presidente dei Borghi più belli d’Italia: “Abbiamo fondato l’associazione venti anni fa con un’accezione essenzialmente turistica, come rivalsa sulle città d’arte. Non avevamo parola, dovevamo trovare un modo per farci notare. Oggi, nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, il termine ‘borgo’ ricorre otto volte”.

“La nostra bellezza – spiega Primi – è la comunità. In ognuna c’è il racconto dell’esperienza delle persone. Dobbiamo pensare a un tipo di turismo che possa recuperare questo valore ma le stesseo comunità devono avere la passione di raccontarsi. Se un borgo si spopola diventa solo il set per un film. Cosa chiediamo? Incentivi fiscali e interventi sulla viabilità secondaria. Non è possibile che questi posti siano irraggiungibili”.

Per Romeo Pippi, consigliere GAL Trasimeno Orvietano, il percorso di riscoperta e rivalutazione del territorio non può prescindere dalla creazione di un’armonia tra le parti coinvolte: “Occorre progettare azioni concrete nel medio e nel lungo periodo coinvolgendo le istituzioni amministrative e locali”.

Determinante anche il ruolo del giornalismo, come indicato da Davide Vecchi, direttore del Corriere dell’Umbria: “C’è un’ottima qualità della vita ma il problema è convincere le persone a restare. Penso all’Università di Perugia, al momento inadeguata: i laureati se ne vanno e cercano lavoro altrove”.