Tante risate in sala nella seconda giornata del Napoli film Festival per l'Incontro Ravvicinato con Alessandro Siani. Il comico partenopeo non perde tempo ed esordisce con una serie di battute alle domande del suo intervistatore, alle quali il pubblico risponde con fragorose risate.
Anche Siani, come Banfi il giorno prima, ripercorre la sua carriera artistica, ma con modalità differenti, preferendo la battuta sempre pronta e l'autoironia alla confidenza con il pubblico. Non si sbottona e resta dietro la maschera dei suoi personaggi.
Dopo un breve excursus sulla sua formazione artistica, che lui dice inesistente perché non ha frequentato scuole di teatro, parla del fortunato incontro con Mauro Berardi, il produttore dei film di Massimo Troisi, al quale dedica una standing ovation, fino al fortunatissimo Benvenuti al Sud, a proposito del quale dice: “Non avrei mai immaginato un tale successo, anche perché la produzione era povera, tanto che per cambiarci usavamo le nostre macchine, ma l'abbiamo fatto con passione, perché le cose se le fai senza un interesse economico alla base, vengono meglio. Sono più genuine”.
Immancabile la curiosità su Benvenuti al Nord, circa il quale dice: “Fare un sequel è rischioso, soprattutto se il primo ha avuto tanto successo, perché il pubblico ne è affezionato, ma credo che raccontare del Sud che va a lavorare al Nord sia interessante per le differenze culturali”. E anticipa: “Il cast è rimasto uguale, con l'aggiunta però di Paolo Rossi, nei panni di una sorta di Brunetta”.
Precedentemente, per il Concorso Schermo Napoli, era stata presentata la Seconda Sezione di Cortometraggi, che nella loro varietà affrontano temi che vanno dall'impegno sociale alla definizione dell'amore, dalla crisi d'identità di un attore alla fantascienza.
A conclusione della giornata per il Concorso Europa, Mediterraneo viene proiettato il francese Dernier étage, gauche, gauche, primo lungometraggio di Angelo Cianci, che racconta le difficoltà ambientali delle banlieue parigine, attraverso l'interazione di tre uomini che loro malgrado, saranno oggetto dello stesso pregiudizio. Vincitore alla Berlinale 2011 del premio FIPRESCI nella sezione Panorama, Dernier étage, gauche, gauche era anche curiosamente presente lo scorso settembre al Festival di Milano.