Il 29 febbraio del 1940 Hattie McDaniel accettò l’Oscar come miglior attrice non protagonista per la parte di Mammy, la cameriera nera di Rossella O’Hara-Vivien Leigh in Via col vento, con grazia: “Spero di restare sempre un onore per la mia razza e il cinema”. (...)

Hattie McDaniel ruppe una storica barriera, ma Via col vento continua a dividere.

La rete HBO Max lo ha tolto dalla programmazione tv e video, dopo una richiesta dello sceneggiatore afroamericano John Ridley, Oscar per 12 anni da schiavo nel 2013. Riapparirà, ma con materiali di supporto che illustreranno le radici intolleranti del romanzo e il romanticismo brillante che il film usa per nascondere la brutalità dello schiavismo.

Nessuna “censura”, come si è letto da firme inani o poco informate, visto che altre reti, Vudu, iTunes, Amazon Prime, lo propongono a chi volesse sentire Rhett sibilare “Francamente mia cara, me ne infischio”.

La cultura del passato non va, mai, eliminata ma, sempre, avvicinata nella sua interezza, senza la candeggina dell’ignoranza o l’acido prussico dell’intolleranza. Papà e mamma di “Mammy” McDanier erano nati schiavi.*

  • L'articolo completo verrà pubblicato sul numero di luglio - agosto della Rivista del Cinematografo