"E' un film autoironico che rimanda all'attualità dei nostri tempi". Così il regista Roan Johnson, madre italiana e padre londinese, presenta I primi della lista, un film tratto da una storia vera, accaduta il 1 giugno del 1970, quando tre ragazzi, in preda alla paura di un imminente colpo di stato, decisero di scappare da Pisa per chiedere asilo politico in Austria.
Presentata al Festival del cinema di Roma come evento speciale, l'opera prima di Roan Johnson nasce da un racconto scritto da Renzo Lulli, uno dei veri protagonisti della vicenda, nel film interpretato dal "primo della lista" di nome e di fatto Francesco Turbanti che per la sua interpretazione ha ricevuto una menzione speciale “per l'esordio meritevole e promettente”, e sarà distribuita dall'11 novembre in 20 copie da Cinecittà Luce.
"La storia è ambientata negli anni '70. Ho cercato, insieme a Davide Lantieri, cosceneggiatore del film, di evitare qualsiasi forma di retorica e di raccontare il percorso di crescita umana dei tre protagonisti”, spiega il regista che porta in sala il viaggio compiuto da due liceali, Renzo Lulli e Fabio Gismondi (interpretato da Paolo Cioni), insieme al cantautore dell'epoca Pino Masi (autore de “La ballata del Pinelli”) interpretato da Claudio Santamaria: “Il mio personaggio è molto paranoico, vede complotti ovunque. E' un film che poteva debordare nella commedia facile, ma invece riporta sempre tutto alla verità”, dice Santamaria, che sostiene quanto "ora sarebbe il momento di fare un golpe in Italia e di scappare via".
“Sono orgoglioso di aver scelto, oltre al già noto Claudio Santamaria, due giovani esordienti che si sono rivelati gli interpreti giusti”, dichiara Johnson che, insieme agli autori della colonna sonora (Ratchev e Carratello), ha voluto fare un lavoro di ricerca tra fiati e marce militari che avessero dentro le due nature del film: “La paura del colpo di stato e la comicità grottesca della storia” e non una semplice riedizione della musica anni '60/'70.
In conferenza stampa manca il vero Masi, perchè vive in una situazione d'indigenza facendo l'elemosina per strada, ma parteciperà alla proiezione-evento che si svolgerà a Pisa il 12 novembre. C'è però il vero Gismondi, che precisa: “Il film è carino, simpatico e piacevole. Anche se io non sono scappato da Pisa per la vergogna, dopo la nostra impresa!”.