"Il calcetto è un escamotage:  un collante per tenere insieme le storie parallele di persone diverse per età ed estrazione sociale". Così il regista Luca Lucini, che sta girando a Trieste il suo terzo film, dopo Tre metri sopra il cielo e L'uomo perfetto: Amore, bugie e calcetto. Riprese iniziate il 4 giugno per 7 settimane (questa, l'ultima, a Udine), 4 milioni di euro di budget, prodotto da Cattleya per Warner Bros. Italia, Amore, bugie e calcetto "è il mio primo film corale: molto complicato, ma bellissimo. Racconto la vita vera di tutti i giorni, protagonisti uomini e donne di tre generazioni diverse (ventenni, trentenni, cinquantenni) tra stress ed eccessi, attaverso la metafora del "fuori ruolo": tutti vorrebbero cambiare posizione sul campo della vita". Sul campetto sintetico dell'Oratorio Don Bosco di Trieste, impegnati in una sfida contro la squadra di un'agenzia di pompe funebri (in cui gioca anche il presidente della Friuli - Venezia Giulia Film Commission Federico Poillucci) troviamo sul set quasi tutti gli interpreti: Claudio Bisio (Vittorio, "ragazzo 50enne", diviso tra lavoro e l'amante 20enne), Claudia Pandolfi e Filippo Nigro (Silvia e Lele, con un matrimonio arrivato al capolinea), Giuseppe Battiston (Mina, il saggio del gruppo, che netra in campo solo per tirare le punizioni), Andrea De Rosa (Piero il "Precisetti", schematico e programamtore), Marina Rocco (fidanzata di Piero), Chiara Mastalli (amante di Vittorio), Andrea Bosca (Adam, 26enne figlio di Vittorio, preoccupato di assomigliare al padre...), Max Mazzotta (il Venezia, sagace ma incompreso) e Pietro Sermonti (Filippo, rampante e cinico, fuori e dentro il campo). Unica assente Angela Finocchiaro, impegnata in una tournée teatrale, che è l'ex moglie di Claudio Bisio/Vittorio: "Sua - rivela Bisio - è una delle battute clou del film: cardiochirurgo, quando mi incontra reduce da un piccolo infarto durante una partita, causato da doping e viagra, mi dice: "Ma voi uomini volete sempre vincere? Non si può pareggiare qualche volta?".". "Oltre che per l'apporto fondamentale della FVG Film Commission, ho girato a Trieste - dice Lucini - perché volevo una città del nord a cui cambiare immagine: non più triste o "pesante" come di solito viene inquadrata, ma raccontata in una commedia brillante". Focus del film sono i rapporti di genere: "Mostro alle donne - dice Lucini - le chiacchiere da spogliatoio tipicamente maschili, e contemporaneamente svelo agli uomini le confidenze e i pettegolezzi femminili". "Contrariamente alle apparenze - aggiunge la Pandolfi - i problemi di coppia raramente riguardano il sesso, quanto piuttosto la mancanza o la difficoltà di dialogo". Previsto in sala per gennaio-febbraio 2008, Amore, bugie e calcetto "vuole divertire, ma racconta anche bugie, cinismo e relazioni che - conclude Lucini - non sono proprie al cinema leggero".