W LA FOCA

ITALIA 1981
Andrea, una giovane infermiera veneta, viene a Roma per fare carriera e finisce in casa del dottor Patacchiola, medico sui generis, ma soprattutto dalla famiglia particolare. Una moglie trascurata che cerca di rifarsi con chiunque le capiti a tiro, una figlia che non fa altro che concedersi a chiunque per ingenuità, un figlio ritardato e un nonno con la fissa del sesso. A complicare le cose arriva una foca che Andrea ha vinto grazie ad un concorso fotografico. La situazione in famiglia diventa sempre più ingarbugliata fino al punto in cui, tra la confusione generale, Andrea fa un provino per una TV privata. Il provino fallisce ma Andrea viene notata da una miliardaria grassona che le affida una casa di cura per ciccioni con voglia di dimagrire.
SCHEDA FILM

Regia: Nando Cicero

Attori: Lory Del Santo - Andrea, Michela Miti - Marisa, Riccardo Billi - Nonno, Dagmar Lassander - Moglie Di Patacchiola, Bombolo - Dottor Patacchiola, Victor Cavallo, Franco Bracardi, Fabio Grossi, Alfredo Adami, Enzo Andronico, Giovanni Attanasio, Antonella Angelucci, Angelo Pellegrino, Moana Pozzi - Ragazza Sul Treno, Franco Laitano, Martufello, Adriana Giuffré, Simonetta Carosi, Alessandra Canale, Ennio Antonelli, Bobby Rhodes, Vito Fornari, Carmine Faraco, Anna Fall, Sergio Di Pinto, Giulio Massimini, Gina Poli, Antonella Prati, Alessandra Tani, Italo Vegliante, Carlo Marini, Enio Drovandi

Soggetto: Galliano Juso

Sceneggiatura: Francesco Milizia, Nando Cicero, Stefano Sudriè

Fotografia: Giorgio Di Battista

Musiche: Detto Mariano

Montaggio: Daniele Alabiso

Scenografia: Claudio Cinini

Durata: 92

Colore: C

Genere: COMMEDIA

Specifiche tecniche: PANORAMICO - TELECOLOR

Produzione: GALLIANO JUSO PER CINEMASTER SRL

Distribuzione: TITANUS (1982)

NOTE
- ENIO DROVANDI E' ACCREDITATO COME ENNIO DROVANDI, ALESSANDRA CANALE COME SANDRA CANALE.
CRITICA
"Commediaccia barzellettistica che si eleva dalla media per i tocchi surreali e il gusto del nonsense." (P.Mereghetti, 'Dizionario dei film')

"Insulso film che al posto di Pierino ha una Lory Del Santo chiaramente incapace di qualsiasi emozione e tanto meno di fingerne alcuna. Anche qui la solita storia di barzellette filmate ad uso e consumo di un prodotto tra i più squallidi e avvilenti dell'intera stagione cinematografica. Una regia inesistente. Una trama che è rimasta nelle intenzioni di chi l'ha scritta e la più assoluta mancanza di gusto ne fanno uno dei più avvilenti e inaccettabili film del suo genere." (Segnalazioni cinematografiche, vol. XCII, 1982)