Vittorio racconta Gassman - Una vita da mattatore

ITALIA 2010
Il percorso professionale e umano del 'Mattatore' raccontato attraverso materiali inediti, di repertorio, filmini di famiglia e, soprattutto, dalla voce dello stesso Vittorio Gassman e di suo figlio Alessandro, con la "partecipazione straordinaria" di importanti amici e colleghi.
SCHEDA FILM

Regia: Giancarlo Scarchilli

Attori: Vittorio Gassman - Se stesso, Alessandro Gassmann - Narratore, Agostina Belli - Se stessa, Sergio Castellitto - Se stesso, Dino De Laurentiis - Se stesso, Giancarlo Giannini - Se stesso, Roberto Herlitzka - Se stesso, Mario Monicelli - Se stesso, Ornella Muti - Se stessa, Jacques Perrin - Se stesso, Gigi Proietti - Se stesso, Francesco Rosi - Se stesso, Anna Proclemer - Se stessa, Ettore Scola - Se stesso, Carlo Verdone - Se stesso, Paolo Virzì - Se stesso

Soggetto: Giancarlo Scarchilli, Alessandro Gassmann

Sceneggiatura: Giancarlo Scarchilli, Alessandro Gassmann

Fotografia: Roberto Meddi

Musiche: Nicola Piovani

Montaggio: Daniel De Rossi

Suono: Claudio Pompei

Altri titoli:

Omaggio a Vittorio Gassman

Durata: 79

Colore: B/N-C

Genere: BIOGRAFICO DOCUMENTARIO

Specifiche tecniche: DCP

Produzione: MAURIZIO CARRANO PER STUDIO IMMAGINE

Distribuzione: MEDUSA (2011)

Data uscita: 2011-06-27

NOTE
- FUORI CONCORSO ALLA 67. MOSTRA INTERNAZIONALE DEL CINEMA DI VENEZIA (2010).

- PREMIO SPECIALE (CATEGORIA 'DOCUMENTARI') ALL'EDIZIONE 2011 DEI NASTRI D'ARGENTO.
CRITICA
"Non era impresa facile quella di costringere nella misura di un film la personalità, la carineria, il segreto della grandezza di Vittorio Gassman. L'ha tentata con passione e devozione quasi filiale, il regista Giancarlo Scarchilli che ha realizzato 'Vittorio racconta Gassman', il ritratto-autoritratto che (...) accompagna l'omaggio inaugurale della Mostra al 'mattatore', nel decennale della sua scomparsa. La doppia identità del film. Autoritratto perché in buona parte il percorso biografico è affidato alla voce stessa di Vittorio, ricavata da molte fonti e innumerevoli testimonianze - non di rado vere lezioni di arte e vita - da lui generosamente seminate. Ritratto perché tante altre voci, di colleghi intervistati, contribuiscono al compito. " (Paolo D'Agostini, 'La Repubblica', 1 settembre 2010)

"Un ritratto a tutto tondo di un personaggio che invece era un concentrato di spigoli, difese, asperità. La parabola di un Timido che volle farsi Attore e non seppe più tornare indietro. La vita tumultuosa di un protagonista che scelse la luce, ma continuò ad essere una creatura dell'ombra. Entrando nella leggenda come forse nessun altro interprete del nostro secondo Novecento, ma a un prezzo altissimo in termini di infelicità personale. (...) Già il titolo un po' alla Dr. Jekyll e Mr. Hyde dice l'ambizione di circoscrivere le molte facce dell'attore. Ma Scarchilli e Alessandro Gassman, che commenta e lega in prima persona i diversi blocchi del racconto, girano soprattutto intorno alla sua frattura originaria. A quella scissione che il mattatore si portava dentro, fuoco nemmeno troppo segreto di una carriera diversa da tutte." (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 1 settembre 2010)

"Ci sono proprio tutti. Registi, attori, produttori, direttori della fotografia, quel mondo che contribuirà al fiorire dell'arte a cavallo degli anni 60. Giancarlo Scarchilli li mette insieme per raccontare, nell'undicesimo anniversario della sua morte, il grande mattatore Vittorio Gassman. 'Vittorio racconta Gassman', presentato alla mostra di Venezia nel 2010, esce ora nelle sale distribuito da Medusa. Ne emerge una figura che, dal dopoguerra in poi, ha attraversato il teatro per rinascere letteralmente nel cinema e, soprattutto, partecipò a quella primavera culturale che generò i capolavori di Monicelli, Fellini, Scola. Un professionista ai limiti dell'ossessività e del perfezionismo, caratteristica che lo porterà nell'olimpo dei grandi attori. Perché se Gassman era venerato come attor giovane drammatico, le più grandi prove le diede invece come comico e, cosa incredibile all'epoca per chi fosse dotato della sua fisicità, come caratterista. (...) Solo più tardi verrà fuori un carattere fragile, una mente segnata dalla depressione. Ma su questo, giustamente, il film non si sofferma, piuttosto dipinge un quadro famigliare, com'è noto, alquanto movimentato con quattro figli avuti da donne diverse, cui si aggiunge il rapporto con Emanuele Salce figlio della moglie Diletta. C'è poco da credere al mattatore quando come un vezzo sostiene che 'l'attore non fa niente', a fronte di racconti che lo dipingono come uno stakanovista che, già attore affermato, passava le notti in teatro a raffinare la recitazione del verso." (Laura Landolfi, 'Il Riformista', 29 giugno 2011)

"Piacerà a chi pensa come noi che Grandi come Gassman non ne nascono più. E quindi potranno rinfrescarsi la memoria su come è nato, come a 25 anni è diventato un divo del teatro, e a 37 un superstar del cinema." (Giorgio Carbone, 'Libero', 1 luglio 2011)