Urban Legend Final Cut

Urban Legends: Final Cut

CANADA 2000
Amy Mayfield è una studentessa di cinematografia alla Alpine University, impegnata in una tesi di laurea particolare: la realizzazione di un film - che concorrerà al prestigioso premio 'Hitchcock' - tratto da alcune leggende metropolitane particolarmente efferate. Quando diversi componenti della troupe restano vittime di strani incidenti mortali Amy, sospettosa, decide di cominciare ad indagare per scoprire chi si nasconde dietro gli omicidi.
SCHEDA FILM

Regia: John Ottman

Attori: Jennifer Morrison - Amy Mayfield, Matthew Davis - Travis/Trevor Stark, Hart Bochner - Prof. Solomon, Loretta Devine - Reese Wilson, Joey Lawrence - Graham Manning, Anson Mount - Toby, Eva Mendez - Vanessa, Anthony Anderson - Stan, Michael Bacall - Dirk, Marco Hofschneider - Simon, Peter Millard - Dr. Fain, Jessica Cauffiel - Sandra

Soggetto: Silvio Horta - personaggi

Sceneggiatura: Scott Derrickson, Paul Harris Boardman

Fotografia: Brian Pearson

Musiche: John Ottman

Montaggio: John Ottman, Rob Kobrin

Scenografia: Mark Zuelzke

Costumi: Marie-Sylvie Deveau, Trysha Bakker

Effetti: Jennifer Law-Stump, Mark Savela

Durata: 94

Colore: C

Genere: HORROR

Tratto da: personaggi creati da Silvio Horta

Produzione: NEAL H.MORITZ, GINA MATTHEWS, RICHARD LUKE ROTHSCHILD PER ORIGINAL FILM, PHOENIX PICTURES

Distribuzione: COLUMBIA TRISTAR FILMS ITALIA

Data uscita: 2001-06-22

NOTE
- PRESENTATO AL NOIR IN FESTIVAL 2000 (COURMAYER)

- REVISIONE MINISTERO GIUGNO/LUGLIO 2001
CRITICA
"Il soggettino di 'Urban Legend 2' è soltanto un pretesto per compilare tutta una serie di scene 'gore'. La prima e abbastanza riuscita; le successive, in compenso, grondano di già visto e non fanno nemmeno paura. Non serve - a riscattarne la pochezza - la moltiplicazione di strizzate d'occhio ai cinefili, che funzionavano molto meglio nella serie 'Scream' (e perfino nella sua sgangherata parodia 'Scary Movie'). Il sottotitolo originale suona 'Final Cut'; non sarebbe male se la serie mantenesse la promessa, tagliando davvero corto e fermandosi alla seconda puntata". (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 24 giugno 2001)