Un bambino di nome Gesù

GERMANIA OCCIDENTALE 1987
Quando Erode, temendo che sia nato del Messia, ordina l'uccisione di tutti i bambini di età inferiore ai due anni, Giuseppe porta la sua famiglia in Egitto. Sette anni dopo la fuga, Giuseppe, Maria e Gesù vivono in un villaggio ai confini della Palestina, ma vengono raggiunti da Sefir, incaricato da Erode di uccidere il bambino. Maria e Gesù, separatisi da Giuseppe, che è stato ferito, si aggregano ad una carovana diretta in Galilea. Sefir riesce a catturarli, ma impazzisce. Giuseppe raggiunge Maria e Gesù e tutti insieme proseguono il viaggio verso Nazareth.
SCHEDA FILM

Regia: Franco Rossi

Attori: Matteo Bellina - Gesù, María del Carmen San Martín - Maria, Bekim Fehmiu - Giuseppe, Pierre Clémenti - Sefir, Franco Interlenghi - Rufus, Maurizio Donadoni - Jeder, Alessandro Gassmann - Gesù adulto, Martine Gafsi - Giovanna, Roberto Posse - Druso, Fethi Haddaoui - Erode, Frédéric Darie - Elia, Susanna Martinková - Maddalena

Soggetto: Vittorio Bonicelli, Francesco Scardamaglia, Franco Rossi

Sceneggiatura: Franco Rossi, Vittorio Bonicelli, Francesco Scardamaglia

Fotografia: Gianfranco Transunto

Musiche: Piero Piccioni

Montaggio: Marco Rossi, Giorgio Serralonga

Scenografia: Enrico Fiorentini

Costumi: Jost Jakob

Durata: 200

Colore: C

Genere: STORICO

Produzione: RETEITALIA, COMPAGNIA LEONE CINEMATOGRAFICA, BETA FILM

NOTE
- FILM PER LA TELEVISIONE IN DUE PUNTATE, LA PRIMA DA 101' E LA SECONDA DA 98'.
CRITICA
"Il bozzolo meditativo, rinvenibile in 'Un bambino di nome Gesù', è avvolto in un'aura avventurosa, come si conviene a un testo destinato alla diffusione televisiva. Ma, anche qui, i risvolti spettacolari evitano un eccesso di invenzioni, un sovraccarico di trovate chiassose. Pur non distaccandosi dal romanzesco Rossi ha interiorizzato, per così dire, un genere cinematografico resistendo al fascinoso, al falso sublime. La sua novella, senza pretese, ma anche senza inganni, ha una sua dignità che la fa meritevole di ricordo. E lo spettatore, benché essa sia stata venduta in quel modo informe che non consente di distinguere fra buono, meno buono e pessimo, ha saputo riconoscerla. Dato da segnalare, come quello riguardante il modesto esito economico - dopo tante imboniture - di 'L'ultima tentazione di Cristo', il film dal lancio miliardario dal quale si sono prese le mosse per risarcire questo meno acclamato ma onesto lavoro di Franco Rossi." (Francesco Bolzoni, 'Attualità Cinematografiche')

"Nato a Firenze nel 1919 Rossi, in anni lontani, fu fra gli animatori del Teatro dell'usignolo che, con letture drammatiche di importanti testi letterari, avviò una divulgazione culturale fra il pubblico della radio. L'ambiente radiofonico gli suggerì il film 'Solo per te Lucia' dove, vicino ai protodivi della canzonetta all'italiana, recitavano attori noti e no. Anche in seguito Rossi ha mescolato gente famosa a gente presa dalla strada. Contribuì a una definizione del personaggio Sordi ('Il seduttore', 1954), di Bud Spencer e Terence Hill, di Ornella Muti. In possesso di una poetica, che ruota intorno al tema dell'amicizia, il regista l'ha riversata nei suoi film più persuasivi (vedi 'Morte di un amico' o 'Amici per la pelle'), nei racconti di intrattenimento e nelle riduzioni, sempre agili, di romanzi o poemi per la televisione. Il senso dell'amicizia è il cuore del suo 'Un bambino di nome Gesù'". (Francesco Bolzoni, 'Avvenire')