TOCCARLO... PORTA FORTUNA

THAT LUCKY TOUCH

GRAN BRETAGNA 1975
In vista di manovre della Nato giungo a Bruxelles il mercante d'armi Michael Scott e la giornalista americana Julia Richardson: il primo per vendere un nuovo mitra di straordinaria potenza, la seconda - ferocemente antimilitarista anche per colpa del suo fallito matrimonio - per continuare la sua campagna contro l'organizzazione militare. Avendo le loro strade finito per convergere, Julia decide di mandare a monte l'affare di Richardson: ci riesce provocando, durante le manovre, una furiosa lite fra i generali che avrebbero dovuto approvare l'acquisto della nuova arma. Perduto lo scontro, Michael parte per il Medio Oriente, tallonato da Julia: ma alla donna, adesso, più delle sue armi interessa l'armaiolo.
SCHEDA FILM

Regia: Christopher Miles

Attori: Roger Moore - Michael Scott, Susannah York - Julia Richardson, Shelley Winters - Diana Steedeman, Lee J. Cobb - Gen. Henry Steedman, Jean-Pierre Cassel - Leo, Raf Vallone - Gen. Peruzzi, Sydne Rome - Sophie, Donald Sinden - Armstrong, Michael J. Shannon - Lt. Davis, Aubrey Woods - L'Ardey, Vincent Hall - David Richardson

Soggetto: Moss Hart

Sceneggiatura: John Briley, Monja Danischewsky

Fotografia: Douglas Slocombe

Musiche: John Scott

Montaggio: Tom Priestley

Scenografia: Anthony Masters

Costumi: Anthony Powell

Effetti: John Stears

Altri titoli:

BLEIB MIR JA VOM LEIB

SAVE US FROM OUR FRIENDS

WHO NEEDS FRIENDS?

Durata: 90

Colore: C

Genere: COMMEDIA

Specifiche tecniche: PANAVISION, 35 MM, PANORAMICA, TECHNICOLOR

Tratto da: UN'IDEA DI MOSS HART

Produzione: GLORIA FILMS, DE GRUNWALD PRODUCTIONS

Distribuzione: FAR - GOLDEN VIDEO, VIDEOGRAM

CRITICA
"La gracile storiella, che si rifà ai moduli della commedia hollywoodiana degli anni Sessanta, ruota soprattutto intorno alle schermaglie tra uomo e donna proprie di quel tipo di spettacolo. Affidata ad attori di vaglia, grazie ai quali meno si avvertono vuoti e stanchezze di sceneggiatura, ha i suoi punti di forza nella gustosa caratterizzazione dei personaggi, nel farsesco ritratto dell'ambiente militare, nella vivacità dei dialoghi. Malgrado i suoi limiti, si tratta di uno spettacolo piacevolmente distensivo, la cui sola volgarità si deve agli autori del titolo italiano." (Segnalazioni Cinematografiche, vol. 80, 1976)