The New World - Il mondo nuovo

The New World

Una sottile linea rossa di sangue sul mito interrazziale. Per il ritorno - elegiaco ed ideologico - di Terrence Malick alla regia

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USA 2005
Anno 1607. Tre navi inglesi approdano nel Nuovo Mondo sulle rive del fiume James nello stato della Virginia. I coloni iniziano a stanziarsi e a costruire le loro città. Una di queste è Jamestown. L'obiettivo di dare vita ad una colonia risulta ostacolato da grosse difficoltà logistiche. Così il capitano John Smith viene incaricato di cercare rifornimenti. Partito con un gruppo di soldati, viene attaccato dalla tribù indiana dei Powhatan. Tutti vengono uccisi, tranne Smith, subito condotto al villaggio. Qui Pocahontas, giovanissima figlia del capo, si innamora di lui, lo protegge, gli permette di fare rifornimento e tornare alla colonia. Quando gli indiani decidono di attaccarla, Pocahontas informa Smith che organizza la difesa. Saputo del tradimento, il padre bandisce la figlia dal villaggio e dalla famiglia. Alla fine Pocahontas viene consegnata agli inglesi. Le spedizioni tra l'una e l'altra parte dell'oceano si susseguono. In una di queste arriva in Virginia l'aristocratico John Rolfe, conosce Pocahontas, i due si sposano e hanno un figlio. Rolfe porta la donna a Londra e la presenta a corte al re e alla regina. Pocahontas diventa famosa. Qualche tempo dopo si ammala. Durante il viaggio di ritorno in America, muore all'età di 20 anni.
SCHEDA FILM

Regia: Terrence Malick

Attori: Colin Farrell - John Smith, Joe Inscoe - Ackley, Jamie Harris - Emery, Michael Greyeyes - Rupwew, Jason Aaron Baca - Barker, Q'Orianka Kilcher - Pocahontas, Eddie Marsan - Edward, Christian Bale - John Rolfe, Ben Mendelsohn - Ben, Christopher Plummer - Capitano Christopher Newport, Raoul Trujillo - Tomocomo, Jeremy Wade - Jeremy, Yorick van Wageningen - Capitano Argall, Will Wallace - William Sentry, Greg Cooper - Uomo della barca, Irene Bedard - Madre di Pocahontas, Anthony Parker - Guerriero

Soggetto: Terrence Malick

Sceneggiatura: Terrence Malick

Fotografia: Emmanuel Lubezki

Musiche: James Horner

Montaggio: Hank Corwin, Richard Chew, Saar Klein

Scenografia: Jack Fisk

Costumi: Jacqueline West

Effetti: Bob Shelley, Raymond Gieringer, Intelligent Creatures Inc.

Durata: 151

Colore: C

Genere: AVVENTURA

Specifiche tecniche: 35 MM, CINEMASCOPE - TECHNICOLOR

Produzione: NEW LINE CINEMA, SUNFLOWER PRODUCTIONS LLC, SARAH GREEN FILM CORP., FIRST FOOT FILMS, THE VIRGINIA COMPANY LLC

Distribuzione: EAGLE PICTURES (2006)

Data uscita: 2006-01-13

TRAILER
NOTE
- IL SOGGETTO E' STATO SCRITTO ALLA FINE DEGLI ANNI '70.

- NOMINATION OSCAR 2006: MIGLIOR FOTOGRAFIA.

- FUORI CONCORSO AL 56MO FESTIVAL DI BERLINO (2006).
CRITICA
"Come Scorsese in 'Gangs of New York' anche Malick, con uguale cinismo e profonda disaffezione per il presente, torna sul sogno americano e la conquista del West per avvertirci che tutto si fonda sulla violenza. (...) Non manicheo ma antropologico (un cine Lévi Strauss), Malick, l'occhio perduto nell'infinito di una sontuosa impaginazione, ci tiene a distanza in questa love story più disperata di 'King Kong'. Ma i riferimenti alle tragedie di poi dopo sono precisi, prefazione di ogni guerra: Apocalypse always." (Porro Maurizio, 'Corriere della Sera', 13 gennaio 2006)

"Se per voi Pocahontas è l'eroina disegnata di un film della Disney, evitate il nuovo film di Terrence Malick. Se siete appassionati dei nativi americani, e quindi sapete tutto della principessa della tribù dei Powhatan che fu la prima ad impalmare un immigrato - un colono inglese - nel 1607, siete pronti per il nuovo film di Malick? a condizione di non aspettarvi né un western, né una ricostruzione storica con tutti i crismi dell'epica 'made in Hollywood'. Se infine siete fans di Malick, questo misterioso regista 62enne che in oltre trent'anni di carriera è solo al quarto film, siete idealmente già in coda per 'The New World - Il nuovo mondo', ma sappiate che anche un malickiano di ferro come il sottoscritto è uscito dalla proiezione con qualche perplessità. In parte fugata alla seconda visione: a trama già nota il film acquista una compattezza narrativa e stilistica. Ovvero, 'Il nuovo mondo', a prima vista, può risultare incomprensibile, perché gli snodi della trama sono quasi occultati e la regia di Malick si sofferma su dettagli visivi e poetici che alla fine occupano almeno 100 dei 150 minuti di proiezione." (Alberto Crespi, 'L'Unità', 13 gennaio 2006)