Testa t'ammazzo, croce... sei morto, mi chiamano Alleluja

ITALIA 1971
In Messico, durante l'impero di Massimiliano, il pistolero Alleluja riceve l'incarico dal generale rivoluzionario Ramirez di impadronirsi di una borsa di gioielli che l'imperatore sta inviando negli Stati Uniti per ottenere in cambio delle armi. Alleluja si prepara ad agira non tanto per la ricompensa, quanto perché ha intenzione di tenere per sé l'oro. Sulla sua strada incontra, però, numerosi concorrenti: Krantz, un losco trafficante di armi, un sedicente principe russo, e una suora, che in realtà è un agente del servizio segreto degli Stati Uniti. Le circostanze inducono Alleluja ad allearsi con il russo e la suora per fronteggiare le iniziative di Krantz. Dopo un violento scontro con questi, Alleluja e il russo si spartiscono equamente i gioielli, mentre la suora, la cui missione consisteva nell'individuare e stroncare i canali del traffico di armi, riceve dal governo degli Stati Uniti un'importante decorazione.
SCHEDA FILM

Regia: Giuliano Carnimeo

Attori: George Hilton - Alleluja, Charles Southwood - Alexi, Agata Flori - Sorella Anna Lee, Roberto Camardiel - Generale Emiliano Ram, Paolo Gozlino - Fortune, Federico Boido - Duke Slocum, Andrea Bosic - Krantz, Aldo Barberito - Il sacerdote, Linda Sini - Gertrude, Fortunato Arena - Lo sceriffo, Goffredo Unger - Slim, Franco Pesce - Ebeneezer

Soggetto: Tito Carpi

Sceneggiatura: Tito Carpi

Fotografia: Stelvio Massi

Musiche: Stelvio Cipriani

Montaggio: Ornella Micheli

Scenografia: Giacomo Calò Carducci, Enzo Bulgarelli - bozzetti

Costumi: Luciano Sagoni

Effetti: Gino Vagniluca

Altri titoli:

Testa t'ammazzo, croce... sei morto! Mi chiamano Alleluja

Deep West

Guns for Dollars

A Fistful of Lead

Heads You Die... Tails I Kill You

They Call Me Hallelujah

Durata: 98

Colore: C

Genere: WESTERN

Specifiche tecniche: CINESCOPE, EASTMANCOLOR, COLORSCOPE SPES

Produzione: DARIO SABATELLO PER COLOSSEO ARTISTICA

Distribuzione: PANTA CINEMATOGRAFICA - FONIT CETRA VIDEO

CRITICA
"Il tono brioso e talvolta decisamente comico impresso al racconto e una serie di gustose caratterizzazioni rendono complessivamente godibile la vicenda." (Segnalazioni Cinematografiche, vol. 71, 1971)