Scusi facciamo l'amore?

ITALIA 1968
Il giovane Lallo di San Marcello giunge da Napoli a Milano per la morte del padre, un gaudente che viveva alle spalle delle ricche signore dell'alta borghesia lombarda. E il giovane, seguendo le orme paterne, sorretto da un certo fascino giovanile e da una buona dose di faccia tosta e di cinismo, inizia il suo viaggio di amatore nel "mondo bene" milanese. Prima ha una relazione con la zia, quindi con la sua ospite e poi con una serie di signore in vista, rincorrendo il loro patrimonio. Un giorno egli si innamora di una giovane, figlia dell'amica del padre, e vuole sposarla. Ma la madre non vuole e fa fuggire la ragazza. Allora egli accetta le compagnia di un ricco barone.
SCHEDA FILM

Regia: Vittorio Caprioli

Attori: Pierre Clémenti - Lallo, Claudine Auger - Ilda, Beba Loncar - Zia Lidia, Tanya Lopert - Flavia, Martine Malle - Sveva, Massimo Girotti - Tassi, Juliette Mayniel - Gilberta, Valentina Cortese - Madre di Lallo, Edwige Feuillère - Contessa Giuditta Guidi, Franca Valeri - La Biraghi, Fabienne Fabre, Amerigo Tot, Giovanni Ivan Scratuglia, Roberto Gatto, Carlo Caprioli, Marcello Brunetti, Antonietta Fiorito

Soggetto: Vittorio Caprioli

Sceneggiatura: Enrico Medioli, Franca Valeri, Vittorio Caprioli

Fotografia: Pasqualino De Santis, Mario Cimini - operatore, Gianni Fiore Coltellacci - ass. operatore

Musiche: Ennio Morricone

Montaggio: Ruggero Mastroianni

Scenografia: Ferdinando Scarfiotti

Arredamento: Nedo Azzini

Costumi: Gulp

Altri titoli:

Et si l'on faisait l'amour?

Durata: 92

Colore: C

Genere: COMMEDIA SATIRICO

Specifiche tecniche: TECHNICOLOR

Produzione: ALBERTO GRIMALDI PER P.E.A. (ROMA), LES PRODUCTIONS ARTISTES ASSOCIES (PARIGI)

Distribuzione: P.E.A. - DURIUM HOME VIDEO

NOTE
- INTERNI GIRATI A CINECITTA' ED ESTERNI A MILANO E A CORTINA D'AMPEZZO.

- REVISIONE MINISTERO GENNAIO 1999 - SPECIALE PER LA TV
CRITICA
"L'acre film è giocato con abilità e qua e là si scorge la mano di Franca Valeri, presente in una breve parte, ma ben viva ad ogni angolo di sceneggiatura con le sue battute pungenti, la sua sottile disposizione alla satira, le sue postille acute e schiaffeggianti. Una lode merita Piree Clementi." (Gregorio Napoli, 'Film Mese', 19/20 settembre 1968)