Scappo dalla città - La vita, l'amore e le vacche

City Slickers

USA 1991
I quarantenni Mitch Robbins, Ed Furillo e Phil Berquist, amici da sempre, si svegliano una mattina e scoprono che la loro vita è trascorsa senza lasciare un vero senso. Inutili le vacanze in Spagna ed i brividi di Mitch alla corrida di San Fermin a Pamplona: inutili e pericolosi gli excursus extraconiugali di Phil con la cassiera del supermarket del suocero; quanto ad Ed, non bastano la giovinezza e la bellezza di Kim, la fotomodella con cui vive, ad appagarlo. Ed ecco una vacanza diversa, una di quelle organizzate per turisti vogliosi di ritrovare quel contatto con la natura ormai perduto da generazioni nelle grandi città: il "cattle drive": i tre per due settimane si devono comportare come del veri cowboys: devono imparare a stare a cavallo, a lanciare il lazo ed a recuperare le vacche fuggite. I loro compagni di viaggio sono due fabbricanti di gelato ebrei, due dentisti, padre e figlio, di colore, e Bonnie, una biondina abbandonata all'ultimo momento da un'amica. Guida la carovana il vecchio Curley, con due cowboys di scorta ed un cuoco ubriacone. Le lunghe ore trascorse in sella invogliano alle confidenze, e così ampi squarci dell'infanzia e della giovinezza affiorano in dialoghi sempre più intensi per partecipazione umana. Ma non mancano incidenti, dal tentativo iniziale dei due cowboys di infastidire l'unica donna del gruppo alla distruzione dell'accampamento ad opera delle vacche innervosite dal macinacaffè a batteria di Mitch, che deve in seguito improvvisarsi levatrice per far nascere un vitellino. Il temuto Curley si rivela per lui un saggio fratello maggiore, ma purtroppo muore d'infarto. In seguito alla perdita del carro ad opera del cuoco ubriaco, e dopo una furibonda lite coi due vaccari, in cui hanno la meglio i tre coraggiosi amici, la compagnia resta in balia di se stessa. Tutti si sentono sciolti dall'impegno, ma non Ed, che finisce per trascinarsi dietro gli altri due, per tentare l'impossibile: portare ugualmente la mandria a destinazione, anche per salvarla da una morte certa. Inizia così un'appassionante avventura dove la solidarietà e la tenacia dei tre consente di soccorrere Mitch che sta per affogare nel tentativo di salvare il vitellino durante un pericoloso guado, ed infine di portare sane e salve le bestie a destinazione, tra la stupita meraviglia degli organizzatori che si offrono di rimborsare loro la quota di partecipazione. Mitch ritrova il sorriso in famiglia: Ed si decide a dare a Kim il figlio che essa desidera: Phil si costruisce una nuova vita con Bonnie.
SCHEDA FILM

Regia: Ron Underwood

Attori: Billy Crystal - Mitch Robbins, Daniel Stern - Phil Berquist, Bruno Kirby - Ed Furillo, Patricia Wettig - Barbara Robbins, Helen Slater - Bonnie Rayburn, Jack Palance - Curly Washburn, Noble Willingham - Clay Stone, Tracey Walter - Cookie, Josh Mostel - Barry Shalowitz, David Paymer - Ira Shalowitz, Bill Henderson - Dr. Ben Jessup, Jeffrey Tambor - Lou, Phill Lewis - Dr. Steven Jessup, Kyle Secor - Jeff, Dean Hallo - T.R., Karla Tamburrelli - Arlene Berquist, Jayne Meadows - Madre di Mitch, Lindsay Crystal - Holly Robbins, Robert Costanzo - Sal, Walker Brandt - Kim Furillo, Jane Alden - Signora Green, Jake Gyllenhaal - Danny Robbins, Alan Charof - Padre di Mitch, Yeardley Smith - Nancy, Molly McClure - Millie Stone

Soggetto: Babaloo Mandel, Lowell Ganz

Sceneggiatura: Babaloo Mandel, Lowell Ganz

Fotografia: Dean Semler

Musiche: Thomas Richard Sharp, Marc Shaiman

Montaggio: O. Nicholas Brown

Scenografia: Lawrence G. Paull

Costumi: Judy L. Ruskin

Effetti: Larz Anderson, Albert Delgado, Ken Pepiot, K.N.B. Effects Group

Durata: 108

Colore: C

Genere: AVVENTURA WESTERN COMMEDIA

Specifiche tecniche: 35 MM, PANAVISION

Produzione: IRBY SMITH PER CASTLE ROCK ENTERTAINMENT, COLUMBIA PICTURES CORPORATION, FACE, NELSON ENTERTAINMENT, SULTAN ENTERTAINMENT

Distribuzione: PENTA DISTRIBUZIONE

NOTE
- OSCAR 1992 A JACK PALANCE COME MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA.

- GOLDEN GLOBE 1992 A JACK PALANCE COME MIGLIORE ATTORE NON PROTAGONISTA.
CRITICA
"'La vita l'amore... le vacche' è anche un film sull'amicizia, sulla possibilità di conoscersi più a fondo che si ha soltanto in casi di necessità o di pericolo, oltre che una riflessione sul tema del contrasto culturale tra il mondo metropolitano e quello rurale." (Alberto Castellano, 'Il Mattino')

"Innocuo scacciapensieri, il film scritto da Lowell Ganz e Babaloo Wandel ironizza simpaticamente sul mito ecologico della natura chiamata a medicarci dei veleni metropolitani. Benché il suo regista Ron Underwood non vada oltre il buon mestiere la legge dell'imprevisto divertente è rispettata, con piccoli episodi comici, parodie di duelli." (Giovanni Grazzini, 'Il Messaggero')

"Il racconto è giocato su note allegre. I dialoghi non sono privi di buone battute che gli interpreti, simpatici ma non eccezionali, non guastano." (Francesco Bolzoni, 'L'Avvenire')