Sabato italiano

ITALIA 1992
A Rimini una giovane accompagnatrice, Marina, viene ingaggiata da Marzio e Matteo, due ragazzi in colonia, per esibirsi in uno spogliarello davanti ai coetanei. Lo show viene interrotto dalle madri infuriate e la ragazza fugge coi due, riparando dapprima nella pineta e poi rubando l'automobile ad un interessato accompagnatore. Frattanto Roberto, proprietario di un autosalone, è impegnato da ore in un poker che gli fa trascurare la bella Danielle, che è venuta da Parigi per vederlo. Indecisa se ripartire o no, lei si fa portare in giro in automobile da Ricky, il giovane e fidato collaboratore di Roberto. Incapricciatasi del giovane, la ragazza riesce a sedurlo. Contemporaneamente Nicola, giunto da Latina in compagnia dell'amico Enzo, è in cerca di Linda, che lo ha lasciato per un altro. Entrati in una discoteca i giovani conoscono Angela, che li segue quando per un alterco vengono allontanati dal locale, e fa loro conoscere l'amica Violante. Con un inganno le ragazze riescono a farsi dare trecentomila lire dai due per qualche pillola di "exstasi". Incrociata per caso Linda in auto, la seguono in un infernale carosello, che costringe Enzo, impaurito, a saltare fuori dalla macchina, mentre le due ragazze spronano Nicola a correre sempre più forte. Avendo frattanto Roberto perso tutto al poker, Ricky propone al creditore di giocarsi tutto alla "roulette", che consiste nell'attraversare con l'automobile senza frenare un pericoloso incrocio. Su una vecchia auto Volkswagen e con Danielle a bordo il giovane riesce nella dissennata impresa. Ma non ha tempo di rallegrarsene perchè sopraggiunge l'auto guidata da Nicola sotto l'effetto della micidiale pillola, che lo travolge. Danielle scampa, mentre Ricky, ferito mortalmente, brucia nel rogo della sua automobile davanti agli occhi di Marina, di Marzio, di Matteo, che si allontanano, impotenti, dalla scena.
SCHEDA FILM

Regia: Luciano Manuzzi

Attori: Stefano Dionisi - Ricky, Isabelle Pasco - Danielle, Francesco Barilli - Roberto, il boss, Francesca Neri - Marina, Mauro Lo Russo - Marzio, Marco De Pasquale - Matteo, Yvonne Sciò - Violante, Chiara Caselli - Angela, Massimo Di Cataldo - Enzo, Barbara Ricci - Linda, Alessandro Giannini - Nicola, Franco Mescolini - Un giocatore

Soggetto: Luciano Manuzzi, Pier Vittorio Tondelli

Sceneggiatura: Luciano Manuzzi, Marco Tullio Giordana, Angelo Pasquini

Fotografia: Fabio Cianchetti

Musiche: Oscar Prudente

Montaggio: Osvaldo Bargero

Scenografia: Luigi Pelizzo

Costumi: Grazia Colombini

Durata: 90

Colore: C

Genere: DRAMMATICO

Specifiche tecniche: PANORAMICA A COLORI

Produzione: CLAUDIO BONIVENTO PER NUMERO UNO INTERNATIONAL

Distribuzione: LUCKY RED - PENTAVIDEO, MEDUSA VIDEO (PEPITE)

NOTE
- DIRETTORE PRODUZIONE: MASSIMO CORTESI.
CRITICA
"La strage del sabato sera che ormai popola le cronache sembra ormai un macabro rituale, acquisito dalla società italiana, vittima, come tutte quelle occidentali, di una profonda crisi di identità e di valori. In questa galleria di personaggi non uno riesce a suscitare simpatia o emozione: i bambini 'precoci', che il regista vorrebbe dipingerci come diavoletti simpatici e 'felliniani', risultando in fondo squallide marionette; la ragazza che per denaro non esita a spogliarsi davanti a dei ragazzi; quella che pur di vendicarsi di essere trascurata dall'amico non esita a metter in opera tutte le sue arti pur di far cedere Ricky, forse la persona meno squallida, che, per amara ironia, è l'unica a pagare con la vita. Quanto ai due provinciali a Rimini, e relative amicizie da discoteca, si sottolinea lo squallore di fondo in cui si agitano le loro vite. Un film squallido che non riesce ad essere denuncia, pur se gli va riconosciuto il diritto di cronaca. E' certo che accadono o potrebbero accadere, il sabato sera, a Rimini come altrove, episodi come quelli narrati. Ma dal modo di narrarli non solo non si ricava l'impressione di una forte consapevole denuncia, ma non si intravvede alcun barlume di speranza in un mondo che, presentato così com'è, non sembra offrire alternative." (Segnalazioni Cinematografiche, vol. 114, 1992)