Roma città libera

ITALIA 1946
Un ladro s'introduce in una casa ma in una misera stanza trova un giovane in procinto d'uccidersi. Lo fa desistere dal suo proposito, e usciti insieme, riescono a compiere, senza violenza, una fruttuosa rapina, impadronendosi di una collana di perle. La vicina del mancato suicida, una dattilografa, che non riesce a risolvere il problema dell'esistenza, esce di casa in cerca di avventure ma è in fondo una brava ragazza, alle prime armi, e solo per caso sfugge ad una retata della "celere". Nei locali notturni, nei bar, nelle bische clandestine, s'incontrano i vari personaggi, i ladri e le loro vittime, la ragazza, che non si lascia travolgere dalla corrente e s'innamora del mancato suicida, un soldato americano ubriaco, un pazzo scappato dal manicomio. La luce dell'alba disperde questa popolazione notturna. L'americano salta su una jeep di passaggio, il ladro se la svigna rapidamente, lei e lui tornano a casa, e scoprono ora d'esser vicini.
SCHEDA FILM

Regia: Marcello Pagliero

Attori: Andrea Checchi - Il Giovane, Nando Bruno - Il Ladro, Valentina Cortese - La Dattilografa, Vittorio De Sica - Signore Distinto E Smemorato, Gar Moore - L'Americano, Camillo Mastrocinque - Un Signore, Ennio Flaiano - Il Questurino, Leonello Zanchi - Il Signore In Smoking, Marisa Merlini - Amante Del Ricettatore, Ave Ninchi - Affittacamere, Francesco Grandjacquet - Il Padrone Della Bisca, Manlio Busoni - Il Falsario, Fedele Gentile - Il Ricettatore, Rossana Licari, Mario Mafai

Soggetto: Ennio Flaiano

Sceneggiatura: Ennio Flaiano, Suso Cecchi d'Amico, Marcello Pagliero, Pino Mercanti, Luigi Filippo D'Amico, Cesare Zavattini, Vittorio De Sica, Marcello Marchesi

Fotografia: Aldo Tonti

Musiche: Nino Rota

Montaggio: Giuliana Attenni

Scenografia: Gastone Medin

Altri titoli:

LA NOTTE PORTA CONSIGLIO

Durata: 81

Colore: B/N

Genere: DRAMMATICO

Specifiche tecniche: (1:1.37)

Produzione: MARCELLO D'AMICO PER PAO FILM

Distribuzione: FINCINE

NOTE
HANNO COLLABORATO ALLA SCENEGGIATURA CESARE ZAVATTINI E VITTORIO DE SICA. LUIGI FILIPPO D'AMICO ERA ACCREDITATO COME FILIPPPO MERCATI. DIALOGHI DI GUGLIELMO SANTANGELO.
GIRATO TUTTO IN ESTERNI CON I GRUPPI ELETTROGENI FORNITI DALLE TRUPPE ALLEATE.
DIRETTORE DI PRODUZIONE SILVIO D'AMICO.
NASTRO D'ARGENTO PER IL MIGLIOR SOGGETTO.
PRESENTATO AL FESTIVAL DI BIARRITZ NEL 1949.
CRITICA
"Tra la realtà e favola, sullo sfondo però di una Roma "neorealistica", il film narra l'assurda storia di una collana, perduta e poi ritrovata, che passa da un personaggio all'altro, coprendo ambienti e figure non privi di carattere "surrealistici". In questo strano connubio di stili e moduli drammatici risiede l'originalità e la validità del film". (Gianni Rondolino, "Catalogo Bolaffi del Cinema Italiano", 1945/1955).
"Il neorealismo puro, di cui "Roma città aperta"resta il campione, qui unito all'ironia di Flaiano e alle capacità comiche dei suoi cosceneggiatori, non fu capito dal pubblico e il film scompave subito dalle sale".