RIVALITA'

ITALIA 1953
Nominato medico condotto a Bagnaia, un giovane dottore, Roberto Ferrero, va, come i suoi predecessori, ad alloggiare nella casa della giovane Franca, che vive con la madre inferma. Roberto ha subito occasione di curare Luisa, una ragazza, che è stata morsa da una serpe, ed avendo accertato la presenza di alcuni casi di tifo, vorrebbe provocare misure atte a combattere un'eventuale epidemia. Ma il dott. Silvestri, un medico, che è tra i maggiorenti del paese, e il sindaco fanno valere la loro influenza per indurlo a non sollevare la questione. Malgrado la loro opposizione, Roberto cerca d'imporre la vaccinazione antitifica; ma i maggiorenti sottraggono sé e i dipendenti a tale procedura, valendosi di certificati falsi di vaccinazione. L'ostilità, che il giovane medico incontra, è tale che egli infine decide di andarsene con Franca, cui è legato da reciproco affetto. Egli annuncia al sindaco la sua decisione; ma il giorno stesso una mina, scoppiando nella tenuta del ricco Fauci, ferisce quattro persone. Malgrado l'opposizione del sindaco, Roberto opera d'urgenza un ragazzo gravemente ferito. Ora tutto il paese gli dimostra fiducia e riconoscenza; Roberto, che non ha temuto di dire al sindaco, al ricco Fauci, al dottor Silvestri molte ingrate verità, decide di rimanere al suo posto.
SCHEDA FILM

Regia: Giuliano Biagetti

Attori: Franca Marzi - Franca, Giovanna Ralli - Luisa, Saro Urzì - Il Sindaco, Bruno Rappocciolo, Edoardo Toniolo - Signor Fauci, Pietro Tordi - Dott. Silvestri, Nino Marchesini, Marco Vicario - Dott. Roberto Ferrero, Carlo Marazzini

Soggetto: Antonio Pietrangeli, Roberto Rossellini

Sceneggiatura: Roberto Rossellini, Vittorio Taviani, Antonio Pietrangeli, Ettore Maria Margadonna, Giuliano Biagetti

Fotografia: Augusto Tiezzi, Giuseppe Caracciolo

Musiche: Roman Vlad

Scenografia: Mario Garbuglia

Altri titoli:

MEDICO CONDOTTO

Durata: 90

Genere: DRAMMATICO

Produzione: LIBURNIA FILM (LIVORNO)

Distribuzione: LIBURNIA - REGIONALE

NOTE
SUPERVISIONE ALLA REGIA: ROBERTO ROSSELLINI
CRITICA
"Motivi e problemi di non comune interesse hanno avuto nel film uno sviluppo inadeguato: la denuncia dell'egoismo sociale, della grettezza, dell'ignoranza, non ha un accento di sincerità, che possa renderla veramente efficace". (Segnalazioni Cinematografiche).