Riflessi di paura - Mirrors

Mirrors

Alexandre Aja tenta di arrampicarsi sugli specchi del soprannaturale. Scivolando miseramente

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USA 2008
Ben Carson è un ex detective sospeso da un anno dal dipartimento della polizia di New York per aver accidentalmente sparato e ucciso un altro poliziotto sotto copertura. Abbandonato dalla moglie e divenuto alcolizzato, Carson trova lavoro come guardiano notturno presso un grande magazzino devastato dal fuoco e abbandonato. Tra i resti carbonizzati dell'edificio, Carson nota qualcosa di sinistro intrappolato negli specchi che adornano le pareti. Infatti, oscure presenze si riflettono nei giganteschi specchi, minacciando sia lui che la sua famiglia.
SCHEDA FILM

Regia: Alexandre Aja

Attori: Kiefer Sutherland - Ben Carson, Paula Patton - Amy Carson, Cameron Boyce - Michael Carson, Erica Gluck - Daisy Carson, Amy Smart - Angela Carson, Mary Beth Peil - Anna Esseker, John Shrapnel - Lorenzo Sapelli, Jason Flemyng - Larry Byrne, Tim Ahern - Dottor Morris, Julian Glover - Robert Esseker, Josh Cole - Gary Lewis, Ezra Buzzington - Terrence Berry, Doina Aida Stan - Rosa, Darren Kent - Jimmy Esseker, Roz McCutcheon - Madre di Jimmy, Adina Rapiteanu - Anna giovane

Soggetto: Kim Sung-ho - sceneggiatura del 2003

Sceneggiatura: Grégory Levasseur, Alexandre Aja

Fotografia: Maxime Alexandre

Musiche: Javier Navarrete

Montaggio: Baxter

Scenografia: Joseph C. Nemec III

Arredamento: Ian Whittaker, Liz Griffiths

Costumi: Michael Dennison, Ellen Mirojnick

Effetti: Agog Special Effects, Rez-Illusion, & Company, K.N.B. Effects Group, LOOK! Effects Inc.

Durata: 110

Colore: C

Genere: HORROR

Specifiche tecniche: ARRIFLEX, SUPER 35, (1:2.35)

Produzione: CASTEL FILM ROMANIA, NEW REGENCY PICTURES, REGENCY ENTERPRISES

Distribuzione: 20TH CENTURY FOX ITALIA - BLU RAY: 20TH CENTURY FOX ENTERTAINMENT

Data uscita: 2008-10-03

NOTE
- REMAKE DEL FILM "GEOUL SOKEURO" (2003) DI KIM SUNG-HO.
CRITICA
"Senza aggiungere nulla di nuovo, Alexander Aia si limita a mettere in fila situazioni di repertorio
ed effetti (neanche tanto) speciali per un pubblico da multiplex provvisto di pop corn. Poco sfruttato anche il tema - inquietante - delle vittime che vedono riflessa la propria agonia. Kiefer Sutherland fa del suo meglio per immedesimarsi nell'incubo; Paula Patton bella da paura". (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 3 ottobre 2008)

"Spiacerà a chi ormai ne ha fin sopra i capelli degli horror orientali. E anche delle loro trasposizioni americane." (Giorgio Carbone, 'Libero', 3 ottobre 2008)

"Remake di un horror della Corea ('Into the mirror', dove però non c'erano rovine ma magazzini in funzione), il film di Alexandre Aja è datato e banale ma nella seconda parte il tema non nuovo nel terrore dello specchio minaccioso con i piccini a rischio, la solita vasca al sangue, concorrono a creare quel minimo di tensione la cui assenza rende per tre quarti il film sbadigliabile. Il set delle rovine è un edificio di Bucarest incompiuto dopo la morte di Ceausescu, e questo ci spaventa davvero." (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 3 ottobre 2008)

"Siamo nell'ambito esplicito, dichiarato e voluto del film di genere, horror, e la tensione e la plausibilità con cui è costruita la storia è un titolo di mento di Aja e di Sunk-ho Kirn. Il fatto poi che il male scelga gli specchi, ma anche qualsiasi altra superficie riflettente, acqua piuttosto che il pomolo di una porta, aggiunge una dose di inquietudine degna di Stephen King. Aja gioca molto sul doppio, sulla schizofrenia dell'immagine e il risultato è di forte suggestione e tenuta. Il fatto poi che l'horror si sia trasferito in Romania, patria di Dracula, forse contribuisce ulteriormente a caricare di paura lo spettatore, pronto a zompare sulla sedia anche per un banalissimo battito d'ali di un piccione. Quando poi si arriva a situazioni più forti, bisogna essere attrezzati, in attesa del sequel." (Antonello Catacchio, 'Il Manifesto', 3 ottobre 2008)

"Certo che vuole una bella fantasia a escogitare una storia così idiota. I patiti dell'horror sono avvezzi a trangugiare qualsiasi boiata, ma qui siamo ai confini della decenza. (...) Il povero invasato Kiefer Sutherland, che strepita e si dimena per tutto il tempo, offre impensabili speranze ai senza lavoro: un sorvegliante per ogni casa disabitata e addio alla disoccupazione mondiale." (Massimo Bertarelli, 'Il Giornale', 3 ottobre 2008)