Rapina a Stoccolma

Stockholm

2.5/5
La celeberrima sindrome di dipendenza psicologica tra aguzzino e vittima nacque così. Ethan Hawke rapinatore-sequestratore dall'animo buono per un caper movie senza infamia e senza lode

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USA 2019
Stoccolma, 1973. Lars Nystrom, un rapinatore alquanto eccentrico, irrompe nella banca centrale e prende in ostaggio alcuni impiegati per costringere la polizia a scarcerare il suo amico Gunnar. Con i suoi modi bizzarri, Lars riesce ad accattivarsi le simpatie e l'aiuto dei suoi sequestrati, soprattutto di Bianca, moglie e madre di due bambini. Il paradossale rapporto tra Lars e i suoi ostaggi ha dato origine al fenomeno noto come "Sindrome di Stoccolma".
SCHEDA FILM

Regia: Robert Budreau

Attori: Ethan Hawke - Kaj Hansson / Lars Nystrom, Noomi Rapace - Bianca Lind, Mark Strong - Gunnar Sorensson, Ian Matthews - Detective Vinter, Nora Prinzen-Klages - Figlia di Bianca

Soggetto: Robert Budreau

Sceneggiatura: Robert Budreau

Fotografia: Brendan Steacy

Musiche: Steve London

Montaggio: Richard Comeau

Scenografia: Aidan Leroux

Durata: 92

Genere: THRILLER DRAMMATICO COMMEDIA

Specifiche tecniche: (1:2.35), ALEXA MINI, ALEXA SXT

Produzione: JONATHAN BRONFMAN, ROBERT BUDREAU, NICHOLAS TABARROK, FREDRIK ZANDER PER DARIUS FILMS

Distribuzione: M2 PICTURES

Data uscita: 2019-06-20

TRAILER
CRITICA
"Una crime-comedy non eccezionale, ma che almeno illustra le origini dell'espressione "sindrome di Stoccolma", il fenomeno psicologico per cui i sequestrati sono solidali con i propri sequestratori. (...) L'azione si svolge per la maggior parte all'interno dell'istituto, un po' come nell'indimenticato 'Quel pomeriggio di un giorno da cani'; però il canadese Budreau non è Sidney Lumet e il suo film spreca le buone occasioni del soggetto senza innescare un meccanismo di humour nero (che ci stava a pennello), né farci provare empatia per i personaggi." (Roberto Nepoti, 'La Repubblica', 20 giugno 2019)

"(...) 'Rapina a Stoccolma' esce dopo 'Juliet, Naked', altro film interpretato da Hawke nel nord Europa del 2017. E i toni composti della commedia britannica gli sono più congeniali che quelli urlati del dramma svedese. Qui, in cerca di un riferimento, forse pensava all'Al Pacino di 'Quel pomeriggio di un giorno da cani'. Senza essere lui come Pacino e senza essere Budreau come Sidney Lumet." (Maurizio Cabona, 'Il Messaggero', 20 giugno 2019)

"(...) Ethan Hawke nei panni del ladro, che gigioneggia neanche fosse Johnny Depp. Così, da una storia drammatica, ci ricavano una commedia ridicola, tra assorbenti e ricette sulle aringhe. Incomprensibile scelta." (Maurizio Acerbi, 'Il Giornale', 20 giugno 2019)

"(...) Piacerà perché il regista (sconosciuto) si dimostra molto abile a coniugare la commedia (eh sì ogni tanto si ride) con il dramma. E abilissimo a far girare al loro meglio attori spesso non entusiasmanti come Ethan Hawke e la Rapace." (Giorgio Carbone, 'Libero Quotidiano', 20 giugno 2019)