RAINBOW - IL MAGO DELL'ARCOBALENO

RAINBOW

CANADA 1995
A Washington, Mike, 10 anni, dopo un temporale, vede un meraviglioso arcobaleno e, con gli amici Tissy e Pete, cerca di raggiungerlo. Non ci riescono, ma la volta successiva escono di corsa da scuola, vanno sul punto in cui finisce l'arcobaleno e, entrati, compiono una abbagliante cavalcata da montagne russe attraverso l'aria e i colori. Alla fine si ritrovano nel Kansas, lo sceriffo li rispedisce a casa, i genitori li accolgono brontolando. Poi vendono alcuni pezzi d'oro presi dall'arcobaleno e, subito dopo, comincia a succedere qualcosa di strano nell'atmosfera e tutti i colori iniziano a svanire. Mike e gli altri capiscono che l'oro sottratto è la ragione di quel fenomeno. Dopo molte disavventure, vengono recuperati i pezzi mancanti e Mike li riporta nell'arcobaleno. Tutto torna come prima, ma ora gli scettici che prima avevano preso in giro i ragazzi si devono ricredere: l'arcobaleno esiste davvero.
SCHEDA FILM

Regia: Bob Hoskins

Attori: Willy Lavendel - Mike, Bob Hoskins - Frank, Jacob Tierney - Steve, Terry Finn - Jackie, Norris Dominique - Stan, Larry Day - Droghiere, Eric Hansen - Keefe Russel, Howard Schwartz - Sig. Harris, Gwen Tolbart - Reporter Di Newark, Jonathan Schuman - Pete, Vera Miller - Mabel, Eleanor Misrahi - Tissy, Saul Rubinek - Sam Cohen, Dan Aykroyd - Sceriffo Wyatt Hampton

Soggetto: Ashley Sidaway

Sceneggiatura: Robert Sidaway

Fotografia: Freddie Francis

Musiche: Alan Reeves

Montaggio: Ray Lovejoy

Scenografia: Claude Paré

Effetti: Sony Pictures Imageworks Inc.

Altri titoli:

RAINBOW - IL MONDO SEGRETO DEI COLORI

Durata: 99

Colore: C

Genere: FANTASY

Specifiche tecniche: PANORAMICA A COLORI

Tratto da: BASATO SU UNA STORIA DI ASHLEY SIDAWAY

Produzione: ROBERT SIDAW E NICOLAS CLERMONT

Distribuzione: MULTI MEDIA FILM DISTIBUTION (1997) - BMG VIDEO

NOTE
REVISIONE MINISTERO NOVEMBRE 1996.
CRITICA
Una bella fiaba che ricorda un po' il mago di Oz, ma che incontra ormai con difficoltà il favore del pubblico, anche dei ragazzi. La conclusione è che l'ingordigia impoverisce l'uomo e solo la fantasia dei bambini riesce a mattere tutto a posto.