POPPEA, UNA PROSTITUTA AL SERVIZIO DELL'IMPERO

ITALIA 1972
Otone e Savio, vagabondi etruschi, si stanno dirigendo verso Roma in cerca di fortuna quando incontrano dei pretoriani che, avendoli scambiati per gladiatori, li conducono come tali nella capitale. Per loro fortuna, nel corso della pugna che si sforzano di rendere incruenta, un gladiatore si ribella a Nerone e gli scaglia contro una lancia che Otone ferma casualmente con il proprio scudo. Ammessi alla corrotta corte, Otone riprende contatto con Poppea - già conosciuta come stravagante prostituta - e Savio viene conquistato da Agrippina. Incaricati di uccidere Britannico e il potente Regezio, i due amici accettano di partire per la Cappadocia, allo scopo di evitare questi sanguinosi intrighi. La vittoria di Corbulon su Astaris li riconduce in trionfo a Roma e quindi alla corte che è in partenza per Anzio. L'incendio di Roma li mette nuovamente in pericolo e li costringe ad accettare il battesimo cristiano. Ma quando comincia la persecuzione, Otone e Savio pensano che sia prudente riparare nella regione d'origine.
SCHEDA FILM

Regia: Alfonso Brescia

Attori: Don Backy - Ottone, Femi Benussi - Poppea, Piero Scheggi - Savio, Linda Sini - Agrippina, Eva Czemerys - Vergine Di Cappadocia, Esmeralda Barros - Tortilla, Renato Rossini - Tigellino, Vittorio Caprioli - Nerone, Andrea Scotti, Giordano Albertoni, Carla Mancini, Alessandro Perrella, Giorgio Sciolette, Piero Leri

Soggetto: Mario Amendola

Sceneggiatura: Mario Amendola, Vittorio Vighi, Alfonso Brescia

Fotografia: Franco Villa

Musiche: Carlo Savina

Montaggio: Vincenzo Vanni

Scenografia: Francesco Calabrese

Costumi: Mimmo Scavia

Altri titoli:

ZWEI HALUNKEN IM ALTEN ROM

Durata: 93

Colore: C

Genere: COMMEDIA

Specifiche tecniche: CINESCOPE, EASTMANCOLOR, TELECOLOR

Produzione: LUIS FILM

Distribuzione: REGIONALE - AVO FILM

NOTE
- DON BACKY E' ACCREDITATO COME ALDO CAPONI, PIERO SCHEGGI COME PETER LANDERS, RENATO ROSSINI COME HOWARD ROSS, PIERO LERI COME PETER LANDERS.

- - LA REVISIONE MINISTERIALE DEL SETTEMBRE 2005 HA CAMBIATO IL DIVIETO AI MINORI DI 18 IN 14.
CRITICA
"Scritto e diretto con evidente riferimento ai generi pseudo-storico, boccaccesco e western, questo film vorrebbe essere commedia satirica senza proporsi un qualsiasi bersaglio. La sua povertà di idee e di forza umoristica fa sì che non emerga dallo spettacolo banale, tutto lazzi e scene scollacciate, e dalle poche battute azzeccate e dalle molte sequenze insignificanti". (Segnalazioni Cinematografiche, vol. 74, 1973).