OSCAR - UN FIDANZATO PER DUE FIGLIE

OSCAR

USA 1991
Nel 1931 Angelo Provolone, detto Snaps, sposato con Sofia e padre di Lisa, capo di un'importante banda di gangster, è costretto a giurare al padre morente che tornerà ad essere onesto. Perciò, abbandonate le sue lucrose attività, cerca di allearsi con un gruppo di importanti banchieri per entrare nella legalità. Ma proprio nel giorno in cui deve avvenire in casa Provolone questo contratto, si scatena intorno a Snaps una serie di avventure sorprendenti. Per primo giunge il giovane contabile di Angelo, Anthony Rossano, il quale chiede di sposare la figlia del boss, rivelando di averlo derubato di grosse somme, che però intesterà alla moglie nel giorno delle nozze. Furibondo, Provolone ha un colloquio con Lisa, che in realtà ama Oscar, l'autista di famiglia, ma vuole sposarsi solo per sfuggire alla rigida disciplina paterna, e, per costringere il padre ad acconsentire, si dichiara incinta, il che è falso. Ma Oscar è intanto fuggito lontano e Provolone è convinto di dover trovare d'urgenza un marito qualunque, per salvare l'onore di Lisa. Poi giunge la sconosciuta Theresa, che dice ad Angelo di essersi spacciata per sua figlia con Anthony Rossano, il quale vuole quindi sposare lei e non Lisa. Mentre in casa si svolge, per colpa degli imbranati scagnozzi di Snaps, un ripetuto scambio fra tre valigie identiche, due delle quali piene di valori ingenti, Lisa conosce il professor Thornton Poole, insegnante di glottologia, e rapidamente se ne innamora, ricambiata, e la cameriera Nora, invece, se ne va per sposare il milionario Bruce Anderson. Giunta la nuova domestica, Provolone riconosce in lei un'antica fiamma, dalla quale scopre di aver avuto molti anni prima una figlia, che è proprio Theresa. Intanto, per complicare le cose, la polizia, che sospetta che Provolone stia tramando un grosso colpo, irrompe in casa sua mentre si svolge l'incontro coi banchieri, che si stanno rivelando assai più disonesti del gangster. Provolone decide allora di fondare una società propria, in cui avrà l'aiuto di Anthony, che si è rivelato abilissimo negli affari; poi si celebrano i matrimoni delle due figlie di Angelo, mentre Oscar, giunto improvvisamente, viene allontanato in fretta dalla chiesa.
SCHEDA FILM

Regia: John Landis

Attori: Marshall Bell - Giornalista N.1, Elizabeth Barondes - Theresa, William Atherton - Overton, Martin Ferrero - Luigi Finucci, Harry Shearer - Guido Finucci, Sal Vecchio - Venditti Hood, Joey Travolta - Ace, Marisa Tomei - Lisa Provolone, Sylvester Stallone - Angelo, Vincent Spano - Anthony Rossano, Paul Greco - Schemer, Kurtwood Smith - Tenente Toomey, Robert Lesser - Ufficiale Keough, Richard Romanus - Vendetti, Peter Riegert - Aldo, Chazz Palminteri - Connie, Jocelyn O'Brien - Nora, Ornella Muti - Sofia Provolone, Tony Munafo - Frankie The Roach, Mark Metcalf - Milhous, Arleen Sorkin - Manicure, Tom Bell - Giornalista N.2, Linda Gray - Roxanne, Sam Chew Jr. - Van Leland, Tim Curry - Dottor Poole, Art La Fleur - Ufficiale Quinn, Kai Wulff - Chauffeur, Richard Foronjy - Knuckey, Louis D'Altro - Giornalista N.3, Ken Howard - Kirkwood, Don Ameche - Padre Clemente, Danny Goldstine - Tassista, Eddie Bracken - Five Spot Charlie, Yvonne De Carlo - Zia Rosa

Soggetto: Claude Magnier

Sceneggiatura: Michael Barrie, Jim Mulholland

Fotografia: Mac Ahlberg

Musiche: Elmer Bernstein

Montaggio: Dale Beldin

Durata: 116

Colore: C

Genere: COMICO

Specifiche tecniche: PANORAMICA A COLORI

Tratto da: TRATTO DALLA COMMEDIA "OSCAR" DI CLAUDE MAGNIER

Produzione: BELZBERG LESLIE

Distribuzione: WARNER BROS ITALIA S.P.A. (1991) - TOUCHSTONE HOME VIDEO

CRITICA
Con la commedia il regista John Landis ha sempre fatto centro, e stavolta a farci ridere chiama Sylvester Stallone. (Alfio Cantelli, Il Giornale)
Oscar è una farsa che vorrebbe essere dinamica, indiavolata, e che invece resta stranamente inerte, greve, volontaristica. (Lietta Tornabuoni, La Stampa) Con la commedia John Landis fa sempre centro. Riesce a farci ridere addirittura con Sylvester Stallone trasformato in un irresistibile attore comico. (Gian Luigi Rondi, Il Tempo)
Il buon Sylvester ce la mette tutta e si può dire che le sue fattezze ben s'adattano al registro grottesco. (Valerio Caprara, La rivista del Cinematografo)
"Oscar" è un film divertente anche se non scatenato, spiritoso anche se non irresistibile. (Maurizio Porro, Il Corriere della Sera)
Nonostante che Landis e i suoi interpreti si diano da fare, il divertimento rimane fuori dal quadro. (Francesco Bolzoni, Avvenrie)
Sylvester Stallone è decisamente preferibile come attore di commedie che come virulento Rambo o sanguinante Rocky. Ornella Muti, invece è decisamente sfasata. (Franco Colombo, L'Eco di Bergamo)