Nella terra di nessuno

ITALIA 2000
All'inizio degli anni Ottanta un politico viene rapito e, prima di morire d'infarto, rivela ai suoi sequestratori i segreti delle tangenti versate dagli imprenditori ai politici sugli appalti pubblici. L'avvocato Scalzi viene chiamato nel carcere di massima sicurezza di Cancelli dal capo terrorista Talieri. Lui sa dove si trova la videocassetta con l'interrogatorio del politico e vuole che Scalzi la recuperi e la consegni al suo avvocato.
SCHEDA FILM

Regia: Gianfranco Giagni

Attori: Ben Gazzara - Avvocato Scalzi, Maya Sansa - Katia, Massimo Bellinzoni - Federico Giordani, Roberto Zibetti - Talieri, Gabriele Bocciarelli - Linneo, Carlo Alighiero - Professor Giordani, Gianfelice Imparato - Cavraglia, Antonio Pennarella, Gaetano Amato, Vittorio Viviani, Massimo Reale, Maurizio Giaquinto, Paolo D'Agostino

Soggetto: Nino Filastò - romanzo, Gianfranco Giagni, Graziano Diana

Sceneggiatura: Graziano Diana, Gianfranco Giagni

Fotografia: Felice De Maria

Musiche: Pivio , Aldo De Scalzi

Montaggio: Bruno Sarandrea

Scenografia: Alfonso Rastelli

Costumi: Marina Sciarelli

Effetti: Franco Galiano, Roberto Ricci

Durata: 90

Colore: C

Genere: DRAMMATICO

Tratto da: romanzo "Tre giorni nella vita dell'avv. Scalzi" di Nino Filastò (Edito da La Casa Usher)

Produzione: ANDREA DE LIBERATO, ANTONIO FUSCO PER CAVIAR PRODUZIONI

Distribuzione: SHARADA DISTRIBUZIONE

Data uscita: 2001-06-08

NOTE
- REVISIONE MINISTERO OTTOBRE/NOVEMBRE 2000.

- PRESENTATO AL TAORMINA FILM FESTIVAL 2000.
CRITICA
"Concepito più come un thriller che come una rievocazione del clima di tensione degli Anni di piombo, 'Nella terra di nessuno' è tratto da un romanzo di Nino Filastò uscito una decina di anni fa ed è interamente girato nel carcere di Pianosa, oggi in disuso ma che un tempo ospitò sia boss mafiosi che capi Br. Il personaggio dell'avvocato Scalzi doveva essere interpretato dieci anni fa da Gian Maria Volonté, poi purtroppo scomparso, ma Ben Gazzara lo sostituisce ora con grande dignità. Alla regia Gianfranco Giagni, un regista più che altro televisivo. E un po' si vede". (Fabio Bo, 'Il Messaggero', 8 giugno 2001).

"Il riferimento politico fa da pretesto per un film carcerario un po' vecchia-maniera, che alterna scene al presente con flashback in bianco e nero. Vagamente svogliato, Ben Gazzara interpreta un tipo di avvocato stanco e disilluso, ma fondamentale onesto e positivo, in cui lo spettatore può identificarsi a fronte di tante brutture. Però l'epilogo è tinto di pessimismo, proprio come nei film dello stesso genere prodotti una trentina di anni fa". (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 16 giugno 2001)