Napoli è sempre Napoli

ITALIA 1954
Carmela bella e giovane donna è innamorata di Pietro, padrone di un peschereccio il quale ricambia il suo amore, ma non si decide a dichiararglielo trattenuto anche dalle chiacchiere maligne ed ingiuste, che circolano sul conto della giovane donna. Di questo stato di cose intende approfittare il Tunisino, uomo disonesto, che fa la guerra a Pietro ed alla sua azienda. Saturo d'odio vorrebbe colpire Pietro in ogni suo interesse ed affetto e portargli via Carmela. Ora questa ha fatto un voto: ha promesso alla Madonna di Montevergine che rinuncerà alla carriera di cantante, che sta per intraprendere se l'uomo amato ricambierà il suo amore. Pietro si decide infatti a dichiararle che l'ama. Da parte sua il Tunisino che attraverso un abile giuoco commerciale, è divenuto creditore di Pietro, s'appresta ad impadronirsi del peschereccio. Per aiutare l'amato, Carmela motivando la sua decisione con un pretesto, accetta una scrittura per la Francia. La somma dell'ingaggio è versata a Pietro dal Parroco che attribuisce la elargizione ad un anonimo benefattore. Dopo qualche tempo Carmela ritorna e il Parroco rivela la verità a Pietro che superati alcuni malintesi, riabbraccia la fidanzata. Il Tunisino uscito di prigione da poco, decide di assassinare Pietro; ma muore egli stesso lottando con un suo dipendente.
SCHEDA FILM

Regia: Armando Fizzarotti

Attori: Mario Passante, Franco Marturano, Anna Pretolani, Salvo Libassi, Ubaldo Lay - Il Tunisino, Lea Padovani - Carmela, Achille Togliani, Carlo Ninchi - Parroco, Renato Baldini - Pietro, Giuseppe Porelli, Carlo Mariotti, Valeria Moriconi, Tina Pica, Amedeo Girard, Alberto Sorrentino, Beniamino Maggio

Soggetto: Armando Fizzarotti

Sceneggiatura: Armando Fizzarotti

Fotografia: Guglielmo Garroni

Musiche: Franco Langella

Scenografia: Franco Lolli

Genere: DRAMMATICO COMMEDIA

Produzione: PRODUZIONE ASSOCIATA MONI CAIANO

Distribuzione: MONI CAIANO (REGIONALE)

CRITICA
"Il titolo dice tutto, o quasi. Dice, soprattutto, che questo film, passato inosservato a Roma, farà soldi da Roma in giù, specialmente nei piccoli centri". (U. Tani, "Intermezzo", n. 12/13 del luglio 1955).