Napoleone

ITALIA 1951
I professori d'una scuola media discutono vivacemente a proposito del manuale di storia da adottare. Nell'aula troneggiano le statue di Giulio Cesare e di Napoleone: quando l'aula rimane deserta, le statue scendono dai piedistalli e cominciano a chiacchierare tra loro. Napoleone inizia il racconto della sua vita e le sue gesta appaiono sotto una nuova luce. Il giovane allievo Napoleone, animato da scarso spirito militare, deve i galloni alle mistificazioni d'un saltimbanco. Destinato alla guarnigione di Parigi, s'innamora di Maria Luisa, fervente rivoluzionaria per poi sposare Giuseppina. Il giovane marito, scomodo alla moglie e il suo amante, viene spedito in Italia, dove la fortuna lo assiste e col suo piccolo esercito riesce a passare di vittoria in vittoria. Sono alcune sua frasi impazienti come "Che manovra d'Egitto!" o "Sssst! Mosca!", a provocare le campagne più famose. Ma quando per amore, Napoleone decide di vincere veramente una battaglia, eccolo andare incontro alla disfatta a Waterloo...
SCHEDA FILM

Regia: Carlo Borghesio

Attori: Renato Rascel - Napolenone, Marisa Merlini - Giuseppina, Carlo Ninchi - Murat, Loris Gizzi - Ministro Barras, Nico Pepe - Sergente, Sergio Tofano - Generale Vignon, Pietro Tordi - Zio Enrico, Mario Siletti - Ambasciatore inglese, Raimondo Vianello - Cambronne, Corrado Annicelli - Ministro degli Esteri, Gianni Cajafa - Ufficiale napoleonico, Pierluigi Pelitti - Ufficiale napoleonico, Salvo Libassi - Ufficiale napoleonico, Mimo Billi - Professore di storia, Lilia Silvi - Tamburina/Sanculotta Maria Luisa, Ermanno Pavarino

Soggetto: Leo Benvenuti, Steno , Mario Monicelli, Raffaele Sposito, Stefano Strucchi

Sceneggiatura: Leo Benvenuti, Steno , Mario Monicelli, Raffaele Sposito, Stefano Strucchi

Fotografia: Renato Del Frate, Carlo Di Palma - operatore

Musiche: Nino Rota

Montaggio: Rolando Benedetti

Scenografia: Luigi Ricci

Arredamento: Luigi Ricci

Costumi: Emma Calderini

Aiuto regia: Leo Benvenuti, Stefano Strucchi

Durata: 89

Genere: COMMEDIA

Produzione: LUIGI ROVERE PER LA P.D.C. (PALERMO)

Distribuzione: P.D.C

CRITICA
"Lo spunto di questo film era sufficientemente originale perché se ne potesse trarre un'opera chiusa entro limiti ben precisi, ma in fondo accettabile. Se ci si fosse tenuti sul piano di una satira di costumi i risultati avrebbero potuto essere non solo soddisfacenti, ma di un valore non ingannevole (...). Si è voluto invece tentare semplicemente una parodia (...). Il difetto fondamentale del film sta appunto in ciò (...). Scivoliamo sul piano della farsa, intesa nella accezione peggiore del termine, perché di essa la pellicola conserva soltanto i caratteri deteriori, quelli cioè meccanici ed esterni." (Franco Valobra, 'Rassegna del Film', 1, febbraio 1952)