Manù il contrabbandiere

ITALIA 1947
Un francese, uomo d'affari di pochi scrupoli, per sottrarsi alle conseguenze di un fallimento doloso, ormai inevitabile, attraversa clandestinamente la frontiera franco-italiana con l'aiuto di un giovane contrabbandiere. Alla giovane moglie ha lasciato una lettera, in cui la supplica di raggiungerlo; ma la donna, che non l'ama, desidera che la sua scomparsa sia definitiva, per poter incassare una vistosa assicurazione. Abbandonato dalla donna che ama, lo sciagurato s'uccide. Alla notizia della sua morte, la moglie corre sul posto, per averne le prove; ma il suicidio non figura tra le cause di morte ammesse dalla polizza d'assicurazione. Conviene quindi far sparire le prove del suicidio, che sono in possesso del contrabbandiere. L'operazione viene eseguita dagli amici della donna e con la di lei complicità, e il contrabbandiere viene accusato d'omicidio e di furto. Egli però riesce a provare la propria innocenza, e la donna, che stava per incassare l'importo dell'assicurazione deve affrettarsi a lasciare la Francia.
SCHEDA FILM

Regia: André Cayatte, Lucio De Caro

Attori: Eduard Del Mont, Gabriel Fontan, Janine Darcey, Vittorio Caprioli, Elsa De Giorgi - Florence, Madeleine Sologne, Paul Meurisse, Adriana Benetti - Fina, Pina Renzi - Madre di Florence, Serge Reggiani - Manù, Domenico Viglione Borghese - Albergatore, Enrico Glori - Banchiere

Soggetto: André Cayatte, Hélène Mercier

Sceneggiatura: Charles Spaak, Giuditta Cecchi, Louis Chavance

Fotografia: Armand Thirard, Giovanni Vitrotti

Musiche: Renzo Rossellini

Scenografia: René Moulaert

Altri titoli:

Le dessous des cartes

Genere: POLIZIESCO

Produzione: ROBERTO DANDI PER FLAMINIA FILM (ROMA),GLADIATOR FILM, REGINA (PARIGI)

Distribuzione: ITALFRANCOFILM-REGIONALE

NOTE
LA VERSIONE FRANCESE DI MANU' IL CONTRABBANDIERE E' DIRETTA DA ANDRE' CAYATTE E PORTA IL TITOLO: LE DESSOUS DES CARTES. HANNO PARTECIPATO ALLA VERSIONE FRANCESE GLI INTERPRETI: DARCEY, SOLOGNE, MEURISSE, FONTAN E DELMONT.
CRITICA
"Il film è condotto e recitato in modo da tener sempre desto l'interesse dello spettatore". (Anonimo, "Segnalazioni Cinematografiche", vol. XXIV del 1948).