LUISA SANFELICE

ITALIA 1942
Luisa Sanfelice, nobildonna napoletana, durante l'asservimento agli inglesi del governo dei Borboni, ospita nella sua casa un patriota ferito; lo cura e lo sottrae alle ricerche della polizia. Tra i due nasce un idillio ma il giovane si rivela avido ed egoista e quando la sua vita è in pericolo, dopo la effimera esistenza della repubblica napoletana, egli fugge abbandonando la donna che aveva in grembo il frutto del loro amore. I Borboni restaurati al potere e istigati dall'odio degli inglesi mandano al patibolo gli sfortunati rivoluzionari e tra essi anche la Sanfelice la quale pochi giorni dopo aver dato alla luce la sua creatura viene giustiziata tra il cordoglio di tutti i napoletani che invano avevano implorato la grazia.
SCHEDA FILM

Regia: Leo Menardi

Attori: Laura Solari - Luisa Sanfelice, Massimo Serato - Ferdinando Ferri, Osvaldo Valenti - Nelson, Carlo Ninchi - Banchiere Gerardo Baccher, Hilde Sessak - Lady Hamilton, Anna Maria Dionisi, Annibale Betrone, Rina De Liguoro, Luigi Pavese, Carlo Cecchi (II), Ada Dondini, Jole Ferrari, Giovanni Grasso, Armando Migliari, Egisto Olivieri, Vasco Creti, Maria Luisa Beltrami, Nico Greffen, Giacomo Barnas, Lola Laroche, Giorgio Capecchi, Anna Berni, Alfredo Salvadori, Giuseppe Varni, Amelia Perrella, Attilio Ortolani, Doris Hild, Stelio Carnabuci, Francesco Balsamo, Lia Jannantuono

Soggetto: Vittorio Mussolini, Franco Riganti

Sceneggiatura: Luigi Chiarelli, Gherardo Gherardi, Leo Menardi

Fotografia: Václav Vích, Piero Portalupi

Musiche: Renzo Rossellini

Montaggio: Fernando Tropea

Scenografia: Virgilio Marchi

Costumi: Marina Arcangeli, Ilse Neumann

Durata: 75

Colore: B/N

Genere: DRAMMATICO

Produzione: A.C.I. (ALLEANZA CINEMATOGRAFICA ITALIANA)

Distribuzione: A.C.I. EUROPA - LOGOS TV

NOTE
- IL FILM E' STATO GIRATO A CINECITTA'.

- VITTORIO MUSSOLINI E' ACCREDITATO COME TITO SILVIO MURSINO.
CRITICA
" (...) poteva esere un ottimo film, e che, pur destinato ad un vasto successo popolare, ottimo certo non è. Una vicenda famosa e commovente, degli attori simpatici, uno sfondo fragoroso, delle opportunità di propaganda; eppure la noncuranza della scelta, per ogni episodio, per ogni frase, per ogni espressione, fanno sì che le emozioni puntualmente si dispersano. (...) Laura Solari al contrario si è sforzata, con molto impegno, di dar consistenza alla sua Luisa. Carlo Ninchi, in un ruolo ridotto a sola convenzionalità di innamorato generoso e mal compreso, è stato come sempre vigoroso ed intelligente ed anche Serato ci è parso al suo posto." (Irene Brin, "Cine Illustrato", n. 45, 8 novembre 1942)