L'IMPERO DEL CRIMINE

MOBSTERS

USA 1991
Due giovanissimi italiani di Brooklyn - Charlie Luciano e Frank Costello - amici di due coetanei ebrei, Meyer Lansky e Flenny "Bugsy" Siegel, assai svelti e facili ai piccoli traffici ed al commercio clandestino del whisky, riescono ad imporsi nel quartiere ed a New York, grazie al cervello degli israeliti (quello di Meyer soprattutto) ed ai soldi di un uomo già ricco e potente, Arnold Rothstein. Nell'epoca del proibizionismo e del gangsterismo dilagante con lutti i suoi sordidi giochi. il quartetto supera una posizione dopo l'altra, poi, dopo la morte di Rothstein, ordinata dal boss Masseria, i quattro si alleano volta a volta con il boss Faranzano ed il suo dichiarato e altrettanto potente nemico, Don Masseria. Le sparatorie le sbriga lucidamente Bugsy e, per la parte di Faranzano, un suo crudele sgherro. Le eliminazioni di amici come di avversari si susseguono ed è sempre Luciano - ormai soprannominato Lucky a decidere mosse e strategie. Per non tradire Costello, Lansky e Siegel, il boss emergente Lucky subisce senza parlare, né tradire, anche la tortura inflittagli da Faranzano, che poi organizza un attentato contro Masseria, il quale con Luciano e i suoi amici la scampa mentre Mara Motes una ballerina che Luciano ha fatto sua amante, viene assassinata nel loro letto da un sicario. Nella escalation delle vendette, Bugsy con un altro killer a furia di mitraglia elimina in un ristorante Masseria. A questo punto Faranzano prende nelle sue mani la direzione delle operazioni criminali, suddividendone lavoro e profitti fra le cinque grandi "famiglie", una delle quali è capeggiata da Luciano (ripromettendosi però di decretare la morte dell'avversario fattosi troppo ambizioso e pericoloso). Allora Meyer propone agli amici di eliminare il boss, simulando una visita fiscale nel suo ufficio. Se ne incarica lo stesso Meyer, ma nell'ufficio in parola piomba il sicario preferito di Faranzano e nella sparatoria Faranzano cade "accidentalmente" dalla finestra del grattacielo sul selciato. Soluzione, questa, caldeggiata da Meyer, per il quale (come da sempre dice a Luciano) un boss mai deve ucciderne personalmente un altro. In una riunione generale - cui è presente anche Al Capone, astro nascente - viene approvato il principio, che Luciano ha voluto, che tutte le famiglie - italiane o ebraiche che siano - si organizzino e si strutturino come vere e proprie società. Lucky viene acclamato come boss numero uno ma, su sua iniziativa, egli sarà un "primus inter pares".
SCHEDA FILM

Regia: Michael Karbelnikoff

Attori: Christian Slater - Charlie "Lucky", Richard Grieco - Bugsy Siegel, Costas Mandylor - Frank Costello, F. Murray Abraham - Arnold Rothstein, Lara Flynn Boyle - Mara Motes, Michael Gambon - Don Salvatore Faranzano, Chris Penn - Tommy Reina, Anthony Quinn - Don Masseria, Rodney Eastman - Joey, Jeremy Schoenberg - Factotum, Alan Charof - Rabbino, Anto Nolan - Poliziotto Irlandese, Andy Romano - Antonio Luciano, Bianca Rossini - Rosalie Luciano, Stevie Restivo - Fratello Minore Di Luciano, Robert Z'Dar - Rocco, Tracy Swenson - Madre Di Joey, Fyvush Finkel - Tailor, Leonard Termo - Joe Palermo, Nonique Noel Lovelace - Showgirls, Carmen Twillie - Cantante Blues, Leslie Bega - Anna Lansky, Sean Blackman - Un Italiano, Don Brockett - Politico Irlandese, Russell Curry - Gangster, Anya Longwell - Showgirl, Caroline Gillette - Sorella, Miles Perlich - Factotum, Emile Nicolaou - Kid, Trish Steele - Madre Di Costello, Bryan Law - Teppista Irlandese, Seymour Cassel - Padre Bonotto

Soggetto: Michael Mahern

Sceneggiatura: Michael Mahern, Nicholas Kazan

Fotografia: Lajos Koltai

Musiche: Michael Small

Montaggio: Joe D'Augustine, M. Scott Smith

Scenografia: Richard Sylbert

Costumi: Ellen Mirojnick

Effetti: Joe Lombardi, Paul J. Lombardi, Roland Tantin

Altri titoli:

THE EVIL EMPIRE

Durata: 115

Colore: C

Genere: NOIR

Specifiche tecniche: NORMALE, DELUXE

Produzione: STEVE ROTH PER UNIVERSAL PICTURES

Distribuzione: UIP (1992) - CIC VIDEO

NOTE
- REVISIONE MINISTERO 1992.
CRITICA
"Di film su mafiosi e gangster italoamericani molti ne sono passati sugli schermi: questo del regista Michael Karbelnikoff non sarà fra i più creativi e incisivi e del resto, le situazioni si assomigliano, ma il suo intento è chiaramente didascalico. Si vuole riproporre un certo mondo e una certa temperie storica e per la verità lo scopo appare raggiunto. Anche se si pecca a tratti di un qualche oleografismo, la ricostruzione ambientale è curata, abiti e automobili sono davvero una chicca d'epoca e il meccanismo narrativo funziona. Pur nella sua discutibilità, questo "Evil Empire" dà un discreto contributo alla storia della criminalità dell'America fra le due guerre. Discreta anche la interpretazione di due tra i boss destinati a morire ammazzati: Anthony Quinn (Don Masseria) e F. Murray Abraham (Arnold Rothstein)." (Segnalazioni Cinematografiche, vol. 114, 1992)