La signora di Montecarlo

ITALIA 1938
Un giovane industriale ha un fratello che vive in maniera dissoluta per cui, nel tentativo di metterlo sulla buona strada, lo prende con sé nella propria azienda. Incaricato di riscuotere un grosso pagamento sulla Costa Azzurra, costui cade però facilmente preda di alcuni truffatori e bari che, servendosi delle grazie di una giovane donna, lo attirano nella loro bisca. Quando egli si accorge del tiro subìto, vuole inseguire i malfattori che sono diretti a Parigi, ma viene ferito gravemente in un incidente di auto. Intanto l'industriale si incontra con la giovane donna nella quale riconosce una sua amica d'infanzia. Le chiede di sposarla e, dopo il fidanzamento, la presenta a suo fratello. Costui fa di tutto per impedire il matrimonio e la ragazza si allontana. Alla fine, dopo un chiarmento con la donna, convinto del suo pentimento, la riporta dal fratello, che la ama.
SCHEDA FILM

Regia: Mario Soldati - versione italiana, André Berthomieu

Attori: Dita Parlo - Vera, Fosco Giachetti - Giorgio Duclos, Jules Berry - Conte Messirrian, Claude Lehmann - Andrea Duclos, Danilo Calamai - Il detective, Umberto Melnati - Un banchiere, Celio Bucchi, Osvaldo Valenti, Enrico Glori

Soggetto: Toni Huppertz

Sceneggiatura: Mario Soldati, Jacques Constant, Renato Castellani

Fotografia: Fred Langenfeld, François Franchi, Francesco Izzarelli - operatore, Enzo Riccioni - operatore

Musiche: Joe Hajos, Amedeo Escobar

Montaggio: Mario Bonotti

Scenografia: Virgilio Marchi - bozzetti, Athos Rogerio Natali, Corrado Marchi

Arredamento: Vincenzo Brosio

Aiuto regia: Gianni Franciolini

Altri titoli:

L'inconnue de Monte Carlo

Durata: 85

Colore: B/N

Genere: DRAMMATICO

Produzione: CONTINENTALCINE

Distribuzione: ENIC

NOTE
- IL FILM E' STATO GIRATO - NEGLI STABILIMENTI PISORNO DI TIRRENIA - IN DOPPIA VERSIONE, ITALIANA E FRANCESE.
CRITICA
"La vicenda, assai imbrogliata, ha trovato in Mario Soldati un regista ferratissimo, se non altro per quanto riguarda il movimento e il ritmo che devono avere questi spettacoli sensazionali, che guai se lasciano oziosa l'attenzione dello spettatore e libero il suo raziocinio." (A. Franci, 'Illustraz