La leggenda del Piave

ITALIA 1952
Durante la prima guerra mondiale, il conte Riccardo Dolfin vive nel suo castello, nel veneto, con la giovane moglie, Giovanna, ed un figlioletto. La contessa Giovanna è una fervente patriota; mentre il conte non mostra di prendere vivo interesse alle vicende della guerra. Un giorno il conte decide improvvisamente di arruolarsi nell'esercito: la contessa è preoccupata, ma anche orgogliosa per la sua decisione. Il conte Riccardo non intende però di partecipare alla guerra come combattente: s'è arruolato per poter fare nelle retrovie dei loschi affari di forniture. Recatasi a Verona per far visitare il figlioletto infermo, la contessa scopre che suo marito è lì, ingolfato negli affari e nella dissipazione. Dopo una violenta scenata, Giovanna decide di separarsi dal marito. A Caporetto intanto le nostre linee sono state forzate: malgrado i consigli degli amici, Giovanna ritorna col figlioletto al castello, oltre il Piave. Tutto il territorio è invaso dal nemico: un ufficiale austriaco tenta di usare violenza alla contessa, che è salvata dall'intervento di un vecchio servo. Le sventure della Patria hanno scosso profondamente l'animo del conte Riccardo, che domanda d'esser mandato in prima linea, si batte eroicamente ed è gravemente ferito. Finita la guerra, i due coniugi s'incontrano al castello per concordare i termini della separazione; ma quando Giovanna scopre che il marito e mutilato d'ambe le braccia, gli domanda perdono e gli dichiara tutto il suo amore.
SCHEDA FILM

Regia: Riccardo Freda

Attori: Gianna Maria Canale - Contessa Giovanna Dolfin, Carlo Giustini - Conte Riccardo Dolfin, Renato Baldini - Don Carlo, Enrico Viarisio - Caporale Mainardi, Duccio Sissia - Piccolo Mario, Vittorio Braschi, Elena Cotta - Gabriella, Luigi De Filippo - Giorgio, Marina Recchia - Contadina, Edoardo Toniolo - Uff. Austriaco, Giorgio Consolini - Soldato Cantante

Soggetto: Riccardo Freda

Sceneggiatura: Giuseppe Mangione, Riccardo Freda

Fotografia: Sergio Pesce

Musiche: Carlo Rustichelli

Montaggio: Mario Serandrei

Scenografia: Alfredo Montori

Durata: 95

Colore: B/N

Genere: GUERRA

Produzione: COLAMONICI TUPINI

Distribuzione: REGIONALE

CRITICA
"Il vecchio spediente di ricorrere a motivi patriottici per procurarsi facilmente l'applauso del pubblico, è stato usato anche in questo scialbo e retorico film, scarsamente attraente nel soggetto, sciatto nel dialogo e nella realizzazione, trascurato nell'interpretazione che si direbbe affidata soltanto alla personale iniziativa degli attori (...)". (A. Albertazzi, "Intermezzo", n. 21 del 15/11/1952).