La legge del più forte

The Sheepman

USA 1958
Nel 1880 Jason Sweet insieme al suo gregge di pecore arriva in un paesino del West dove intende stabilirsi. Gli abitanti del luogo, per la maggior parte allevatori, tentano di opporsi in ogni modo al suo insediamento perché temono che le pecore danneggino i pascoli destinati ai bovini costringendoli a spostarsi. Jason è irremovibile. Non servono a nulla le proposte economiche del villaggio né le minacce del più ricco degli allevatori, il colonnello Bedford, una vecchia conoscenza di Jason. Neppure le parole di Dell, la fidanzata di Bedford, che ha un debole per Jason e vorrebbe salvargli la vita, sortiscono l'effetto desiderato. Jason dovrà affrontare a viso aperto il suo antico nemico e aggiudicarsi il dominio del paese.
SCHEDA FILM

Regia: George Marshall

Attori: Glenn Ford - Jason Sweet, Shirley MacLaine - Dell Payton, Leslie Nielsen - Col. Stephen Bedford/Johnny Bledsoe, Mickey Shaughnessy - Jumbo McCall, Edgar Buchanan - Milt Masters, Willis Bouchey - Frank Payton, Pernell Roberts - Chocktaw Neal, Chocktaw Neal - Marshal, Pedro Gonzalez Gonzalez - Angelo

Soggetto: James Edward Grant

Sceneggiatura: William Roberts, James Edward Grant, William Bowers

Fotografia: Robert Bronner

Musiche: Jeff Alexander

Montaggio: Ralph E. Winters

Scenografia: Malcolm Brown, William A. Horning

Costumi: Walter Plunkett

Effetti: Robert R. Hoag

Altri titoli:

Stranger with a Gun

Durata: 86

Colore: C

Genere: WESTERN COMMEDIA

Specifiche tecniche: 35 MM, CINEMASCOPE, METROCOLOR

Produzione: MGM

Distribuzione: MGM

CRITICA
"Il film è ravvivato da un indovinato umorismo, che prende di mira i personaggi tipici e le situazioni classiche dei western, mettendoli in burla. La regia procede con mano sicura, l'interpretazione è misurata ed efficace, l'ambiente è reso bene." (Segnalazioni Cinematografiche, vol. 44, 1958)

"Tacciono le colt nel western umoristico di George Marshall, quasi una parodia (la prima in assoluto) di un genere che si è preso sempre tremendamente sul serio. La giovane Shirley McLaine, adorabile commediante nata, sa stare al gioco come meglio non si potrebbe, ma pure Glenn Ford si muove con la giusta dose d'ironia. A reggere il moccolo Leslie Nielsen, stella di prima grandezza (e in commedie demenziali) soltanto in vecchiaia, che per decenni è stato costretto a far la parte del cattivo". (Massimo Bertarelli, 'Il Giornale', 1 aprile 2003)