La cintura di castità

ITALIA 1950
Il duca Guiscardo di Castelgrosso, uomo di idee antiche, fedele custode delle tradizioni familiari, vive nel castello avito con la giovanissima nipote Diana: la tediosa vita del castello pesa come un incubo sullo spirito giovanile di Diana. Nel vicino villaggio arriva una compagnia di rivista, ma gli affari vanno male e gli artisti si trovano in condizioni pietose. Yvonne, la bella soubrette, ha un'idea geniale: sapendo che il duca ha la passione della pesca, una mattina, mentre è intento a pescare, fa in modo ch'egli la creda in pericolo d'annegare e la salvi. Trasportata al castello, la ragazza è oggetto delle più premurose attenzioni. Essa riesce ad introdurre nel castello, come ospiti, le sue compagne; mentre Lucio, il capocomico, e il suo aiutante vengono ingaggiati come cuochi. Nel frattempo, una banda di malviventi, capitanata da Giovanni, maggiordomo del duca, s'impadronisce della cintura di castità, preziosissimo gioiello di famiglia. Lucio, dando prova d'accortezza e di coraggio, ricupera il gioiello e lo consegna al duca, il quale per compensarlo, finanzierà la nuova rivista "La cintura di castità". Diana, che si promette a Lucio, sarà la protagonista, mentre il duca si promette a Yvonne.
SCHEDA FILM

Regia: Camillo Mastrocinque

Attori: Nino Taranto - Capo comico, Alba Arnova, Camillo Pilotto, Tina De Mola, Enrico Glori, Adriana Serra, Enzo Turco, Piero Lulli, Angela Concoreggi, Rosanna Gherardi, Lilian Deis, Francesco A. Bertini, Lina Marengo, Piero Lulli, Sandro Masselli, Flora Cambi, Salvatore De Pasqualis, Elena Maltzeff, Flora Silvani, Delfi Tanzi, Luisa Mancinelli, Gualberto Titta, E. Allori

Soggetto: Ennio Flaiano

Sceneggiatura: Gino De Santis, Camillo Mastrocinque

Fotografia: Bitto Albertini

Musiche: Carlo Rustichelli

Montaggio: Eraldo Da Roma

Scenografia: Gino Morici

Colore: B/N

Genere: COMICO COMMEDIA

Tratto da: Da un'idea di J. H. Whiterman

Produzione: MICHELE FRISCIA PER HIDALGO FILM

Distribuzione: REGIONALE

NOTE
-CANZONI DI: CIOFFI, FAELE, MILITELLO, PISANO.

-COREOGRAFIA: GISA GEERT.
CRITICA
"Solito film comico - rivista col solito comico [...] con il solito contorno di ragazze più o meno carine [...] con le solite battute stereotipate cadenti [...]. Il tutto reso omogeneo (omogeneo?) da qualche canzone scacciapensieri [...]. (A. Gerardis, "Hollywood", n. 266 del 1950).