Il figlio di Aquila Nera

ITALIA 1967
Sotto le spoglie del frivolo, dissoluto Alessio Andrejevic, si cela il figlio di Aquila Nera, leggendario eroe della lotta per l'indipendenza dei cosacchi dai russi. Convinto di aver domato la rivolta, lo zar Alessandro II ha nominato Governatore del Caucaso il feroce generale Volkonsky. Adottato il nome di battaglia del padre, Alessio si pone alla testa di un gruppo di valorosi cosacchi, compiendo arditi colpi di mano che ledono il prestigio di Volkonsky. Durante un'incursione nel Palazzo del Governatore, tre fidi di Aquila Nera restano purtroppo nelle mani del generale, che li condanna a morte. Tentando di liberarli, anche Alessio viene fatto prigioniero, ma una giovane innamorata di lui, Natascia, nipote del capitano Romanoff, riesce a farlo fuggire. Avuta segnalazione sui suoi movimenti, Volkonsky ordina all'armata di muovere contro di lui. Si ingaggia una violenta battaglia, che vede la vittoria dei cosacchi. Ucciso Volkonsky in duello, Aquila Nera incarica il capitano Romanoff di presentare allo zar le richieste del popolo cosacco: libertà e completa autonomia.
SCHEDA FILM

Regia: Guido Malatesta

Attori: Mimmo Palmara - Aleksej Andrejevic, Edwige Fenech - Natascia, Franco Ressel - Gen. Volkomsky, Ingrid Schöeller - Désirée, Andrew Ray - Kurban, Massimo Carocci - Magg. Benekin, Loris Gizzi - Procopvic, Ivy Holzer - Tamara, Rosanna Chiocchia, Franco Pasquetto, Luciano Catenacci, Tullio Altamura, Pietro Tordi, Ugo Adinolfi, Gualtiero Isnenghi, Valentino Macchi, Silvana Venturelli

Soggetto: Umberto Lenzi

Sceneggiatura: Piero Pierotti, Gianfranco Clerici, Guido Malatesta

Fotografia: Augusto Tiezzi

Musiche: Angelo Francesco Lavagnino

Montaggio: Jolanda Benvenuti

Scenografia: Pier Vittorio Marchi

Costumi: Walter Patriarca

Durata: 91

Colore: C

Genere: AVVENTURA

Specifiche tecniche: TOTALSCOPE EASTMANCOLOR

Produzione: FORTUNATO MISIANO PER ROMANA FILM

Distribuzione: ROMANA FILM

CRITICA
"Sintesi involontariamente simpatica di Robin Hood, Zorro, ecc. (...) strizza l'occhio a Salgari è lì si ferma soddisfatta." (Vice, 'Avanti!', 1 novembre 1969)