I GIORNI DELL'AMORE E DELL'ODIO - CEFALONIA

ITALIA 2001
Quando l'8 settembre 1943 l'Italia firma l'armistizio con gli Alleati i militari italiani che combattevano nell'isola greca di Cefalonia, vengono fatti prigionieri dai tedeschi e sceglieranno di morire da eroi. In questa pagina eroica e amara della guerra, rimasta a lungo quasi sconosciuta, si innesta la storia di Wolfang e Helberg, due fratelli nati in Trentino che si troverano a combattere uno con i nazisti e l'altro con gli italiani, nella leggendaria Divisione Aqui.
SCHEDA FILM

Regia: Claver Salizzato

Attori: Daniele Liotti - Wolfgang, Liberto Rabal - Helberg, Mandala Tayde - Marthe, Sarah Miles - Sissi, La Madre, Ricky Tognazzi - Generale Gandin, Ugo Pagliai - Ten. Col. Barge, Riccardo Salerno - Christian, Francesco Venditti - Soldato Zanni

Fotografia: Pino Pinori

Musiche: Paolo Rustichelli

Montaggio: Anna Napoli

Scenografia: Luciano Calosso

Costumi: Stefano Giovani

Effetti: Fabio Traversari

Durata: 84

Colore: C

Genere: STORICO GUERRA

Produzione: ENZO GALLO PER METROPOLIS FILM

Distribuzione: COLUMBIA TRISTAR FILMS ITALIA

Data uscita: 2001-05-25

NOTE
- LE RIPRESE SONO STATE EFFETTUATE A GRESSONEY IN VAL D'AOSTA, NEI DINTORNI DI SOFIA IN BULGARIA E NEGLI STABILIMENTI "STUDIOS" DI ROMA (EX-DE PAOLIS).

- REGISTA SECONDA UNITA': LUCA VERDONE.
CRITICA
"Nel film di Claver Salizzato c'è di tutto, il conflitto di due fratelli che è lo specchio di un conflitto tra due etnie, la rivalità per una bella donna, una madre dolente. Gli elementi del romanzo popolare si inseriscono però in una precisa collocazione storica". (Roberto Rombi, 'la Repubblica', 26 maggio 2001)

"Sia chiaro, l'esordio di Salizzato, epopea a basso costo dedicata a 'Blasetti e Leone', era la classica missione impossibile, specie oggi che di film di guerra in Italia non se ne fanno più. Operazioni simili richiedono idee di regia forti e coraggiose. Qui l'unica idea è cavalcare forme e convenzioni del racconto popolare, ma senza averne i mezzi né la capacità. Un po' pochino". (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 26 maggio 2001)

"Al calore umano dei personaggi, spesso, data la situazione, esitanti sulle vie da seguire ma alla fine pronti al dovere, si accompagnano, in cifre corali, le descrizioni quasi dal vivo degli scontri e, in ultimo, della carneficina (...). Nei panni dei due fratelli, Daniele Liotti e Liberto Rabal. Al generale Gandin che camandava la Divisione dà volto con mestizia, ma anche con fermezza, Ricky Tognazzi". (Gian Luigi Rondi, 'Il Tempo', 27 maggio 2001)