I Giardini dell'Eden

ITALIA 1998
In Galilea il piccolo Jeousha si prepara ad affrontare il momento più importante nella vita di un adolescente, ossia il Bar Mitzwah, il rito di ingresso nel mondo degli adulti. Si reca così a Gerusalemme, accompagnato da altre famiglie del suo villaggio e dal cugino e coetaneo Johannan. Nel tempio, Jeousha impressiona i saggi per la sua sensibilità ed intelligenza, e poi a contatto con la vita convulsa della città ha modo di fare esperienze e conoscere meglio le persone e i loro problemi. Crescendo, lavora con i fratelli nella bottega da carpentiere del padre Joseph. Ma il lavoro non riesce a coinvolgerlo completamente. Morto il padre, decide di abbandonare il villaggio e di mettersi di nuovo in viaggio alla volta di Gerusalemme e di altri luoghi, dove ha modo di verificare di persona le situazioni di scontentezza della popolazione nei confronti dei soldati romani. Lo avvicinano alcuni zeloti, che stanno organizzando azioni di ribellione ma rifiuta l'uso che essi fanno della violenza e di nuovo parte, mettendosi al seguito dei carovanieri che battono le piste dei mercati nelle provincie più lontane. Nel corso di questi viaggi, si mescola a costumi, religioni e filosofie diverse, a fronte delle quali sente giunto il momento di trasmettere agli altri il bagaglio di conoscenze e di esperienze finora acquisito. Chiama a seguirlo alcuni uomini e con loro si mette in movimento per portare a tutte le genti un messaggio di rispetto e di amore reciproco tra tutti gli esseri umani.
SCHEDA FILM

Regia: Alessandro D'Alatri

Attori: Kim Rossi Stuart - Jeoshua, Saïd Taghmaoui - Aziz, Boris Terral - Jochanann, Massimo Ghini - Ufficiale romano, Kassandra Voyagis - Miriam, Renzo Stacchi - Centurione, Asher Cohen - Jeoshua da bambino, Salomon Lankry - Jochanann da bambino, Omar Chenbod - Josef, Lorenzo Cherubini - David, Rafik Aboubzker - Boas, Myriam Oubaida - Timah, Kit Kit Ahmed - L'ossesso, Alaoui Abdelkader - Avram, Hasnaa Zemmouri Rochdi - Maryam, Abdellatif Ettuhfi - Il capo carovana, Mohamed Khachla - Khalim, Mohamed Majid - Joachim, Samia Akarriou - La giovane moglie, Sannak Abdelghani - Il giovane marito, Zakaria Atifi - Il mercante di schiavi, Mustapha Salamate - Il capo esseno, Abdeslam Cherki - Un cieco, Mohamed Atik - Un sapiente, Mohamed Al Maghraoui - Rabbino Bar Mitzwah, Mohammed Nider - Il Profeta, Mohamed El Habib Ahamdane - Jehuda, Saturnino - Un cittadino esseno, Naima El M'Cherqui - La moglie di Shimon, Mounia El Mnoaur - La sorella di Jeoshua, Said Amel - Jacov, Abderahim El Aadili - Joseto, Haddou Kbir - Un pastorello, Mohamed El Moutamassik - Un viandante, Omar Lahlou - Quarto fratello, M'Barek El Mahmoudi - Andrea, Mustafa Zalloui - Itzahk, Marie Chourreu - La figlia dell'anziano cieco, Saloua Regragui - Donna nella Sinagoga, Alain Aswani - Il sacerdote nel tempio, Mehdi El Azadi - Il padre di Miriam, Mohamed Belefkih - Mendicante, Abdessamad Dinia - Frittellaio, Abdelkhalek El Younsi - Zelota, Hamid Etorchi - L'uomo impuro, Abderahmane Rassouani - Zelota, Mohamed Miftah - Shimon

Soggetto: Alessandro D'Alatri

Sceneggiatura: Miro Silvera, Alessandro D'Alatri

Fotografia: Federico Masiero

Musiche: Pivio , Aldo De Scalzi, Agricantus

Montaggio: Cecilia Zanuso

Scenografia: Luca Merlini

Costumi: Sergio Ballo

Durata: 95

Colore: C

Genere: DRAMMATICO

Produzione: MARCO VALSANIA PER MAGIC MOMENTS, MEDUSA FILM, RETE ITALIA, PRODUZIONI CORSARE

Distribuzione: MEDUSA (1998)

NOTE
- REVISIONE MINISTERO SETTEMBRE 1998.

- PREMIO PASINETTI COME MIGLIOR ATTORE A KIM ROSSI STUART E PREMIO SERGIO TRASATTI AD ALESSANDRO D'ALATRI ALLA 55MA MOSTRA INTERNAZIONALE D'ARTE CINEMATOGRAFICA DI VENEZIA (1998).

- NASTRO D'ARGENTO 1999 A CECILIA ZANUSO PER IL MIGLIOR MONTAGGIO.
CRITICA
"Decoroso melodramma ispirato ai vangeli apocrifi, in cui il regista Alessandro D'Alatri (popolare per gli spot Telecom nel deserto) racconta con sobrietà la vita di Gesù, dall'adolescenza ai trent'anni. Gli presta il volto, indiscutibilmente bellissimo, Kim Rossi Stuart, biondo e occhi azzurri, che fa un po' a pugni col ditratto di aceso contestaotre politico. L'apparizione di Jovanotti nei panni dell'esseno David dà un tocco di sublime umorismo involontario". (Massimo Bertarelli, 'Il Giornale', 3 aprile 2001)