Frost/Nixon - Il duello

Frost/Nixon

5/5
La celebre intervista televisiva al presidente del Watergate, in un capolavoro di suspense della parola. Magistrali i due interpreti

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USA 2008
Estate 1977. Lo showman inglese David Frost e l'ex Presidente degli Stati Uniti, Richard Nixon, sono protagonisti di uno tra i più leggendari confronti mandati in onda dalla televisione americana. Nel corso di quattro serate, i due riuscirono a tenere incollati al piccolo schermo oltre 45 milioni di spettatori e l'intervista si concluse con l'eclatante ammissione di colpa dell'ex Presidente, sullo scandalo Watergate, che sbalordì il mondo intero.
SCHEDA FILM

Regia: Ron Howard

Attori: Frank Langella - Richard Nixon, Michael Sheen - David Frost, Kevin Bacon - Colonnello Jack Brennan, Rebecca Hall - Caroline Cushing, Toby Jones - Irving 'Swifty' Lazar, Matthew Macfadyen - John Burt, Oliver Platt - Bob Zelnick, Sam Rockwell - James Reston Jr., Patty McCormack - Pat Nixon, Gabriel Jarret - Ken Khachigian, Andy Milder - Frank Gannon, Jim Meskimen - Raymond Price, Kate Jennings Grant - Diane Sawyer, Simone Kessell - Janet, Eve Curtis - Sue Mengers, Brett Stoepler - Michael York, Keith MacKechnie - Marvin Minoff, Alexandria Cree - Julie Nixon, Mark Simich - Hugh Hefner, Janneke Arent - Sandra, Jason Ciok - Brian, Paul Caroul - Edward Cox, Mickie Banyas - Fina Sanchez, Jenn Gotzon - Tricia Nixon

Soggetto: Peter Morgan - opera teatrale

Sceneggiatura: Peter Morgan

Fotografia: Salvatore Totino

Musiche: Hans Zimmer

Montaggio: Daniel P. Hanley, Mike Hill

Scenografia: Michael Corenblith

Arredamento: Susan Benjamin

Costumi: Daniel Orlandi

Effetti: Jeff Miller, Eric J. Robertson, AFX Studios

Durata: 122

Colore: C

Genere: DRAMMATICO

Tratto da: opera teatrale omonima di Peter Morgan

Produzione: IMAGINE ENTERTAINMENT, WORKING TITLE FILMS

Distribuzione: UNIVERSAL (2009) - DVD: UNIVERSAL HOME VIDEO (2009)

Data uscita: 2009-02-06

TRAILER
NOTE
- CANDIDATO AL GOLDEN GLOBE 2009 PER: MIGLIOR FILM DRAMMATICO, REGIA, ATTORE PROTAGONISTA (FRANK LANGELLA), SCENEGGIATURA E COLONNA SONORA.

- CANDIDATO ALL'OSCAR 2009 PER: MIGLIOR FILM, REGIA, ATTORE PROTAGONISTA (FRANK LANGELLA), SCENEGGIATURA NON ORIGINALE E MONTAGGIO.
CRITICA
"Diretto magistralmente da Ron Howard (altro candidato all'oscar insieme con il film, lo sceneggiatura e il montaggio), Frost Nixon non denuncia l'origine teatrale ma è un bellissimo film, drammatico, bizzarro, appassionante, tale da non far cedere l'attenzione neanche per un minuto. Se uno poi ci vuole imbastire una riflessione che vada al di là dell'evento si può dire che in questa ricostruzione drammatica assistiamo al grande scontro della modernità: fra una politica ancora concepita secondo retorici accorgimenti ottocenteschi e la tangibile, indiscreta, penetrante realtà della TV divenuta una macchina che legge nel pensiero. Nel caso di Nixon quello che non hanno saputo o potuto fare i giudici, lo ha fatto il video. Pensiamo a che cosa avrebbe potuto portare nel passato, remoto e no, la possibilità di utilizzare un simile strumento. Tanti casi rimasti in sospeso, tanti misteri della cronaca si sarebbero chiariti avendone sotto tiro i protagonisti e i testimoni. Come contropartita, c'è piuttosto il rischio che una TV manovrata cambi in tavola le carte della realtà. E non è questo che succede continuamente sotto i nostri occhi?" (Tullio Kezich, 'Corriere della Sera', 6 febbraio 2009)

"Quando un film è qualcosa di più della storia che racconta (e non accade spesso), allora ha sfruttato un terzo delle sue possibilità (infatti il cinema, come il cervello umano, è uno strumento ampiamente sotto-utilizzato). Raccontare una storia non è tutto, ma è il minimo! Per fortuna 'Frost/Nixon il duello' di Ron Howard è molto di più della storia che racconta, anche se questa storia, per una volta, è già tanto. Parliamo del famoso incontro-scontro televisivo tra Robert Frost e Richard Nixon avvenuto nell'estate de1'77, tre anni dopo le clamorose dimissioni del trentasettesimo presidente americano, a seguito del più famoso scandalo della storia statunitense: il Watergate." (Dario Zonta, 'L'Unità', 6 febbraio 2009)

"I filoni drammaturgici sono diversi: la rivalsa di ciascuno dei due personaggi nei confronti dei mondi di appartenenza, la sete di denaro, la battaglia tra le due squadre di studiosi e giornalisti che affiancano i duellanti, il vero e proprio incontro di boxe - con mosse e contromosse - che è la registrazione della lunga intervista, le donne e l'amore (la parte più debole, anzi inutile, del film), la sfida finale con classico colpo di scena. Finale a cui Howard, regista solidissimo e americanissimo, aggiunge una propria personale postilla. Una sorta di sguardo compassionevole verso l'uomo Nixon che ha sì tradito gli americani, ma che merita di essere guardato con benevolenza perché un po' rincoglionito dall'alcool. Nelle parti di docu-fiction 'Frost-Nixon' è davvero avvincente, in quelle intime molto deludente. Non merita nemmeno lontanamente l'Oscar come miglior film, ma ha dalla sua la potenza del ritmo e interpreti straordinari come Frank Langella (Nixon), Michael Sheen (perfetto Frost), Kevin Bacon (il consigliere presidenziale Brennan)." (Roberta Ronconi, 'Liberazione', 6 febbraio 2009)

"Sono due ore di confronto dialettico serrato, che lascia spesso senza respiro: drammaturgia impeccabile e cinema allo stato puro. E' ammirevole come gli americani sanno trarre profitto e insegnamento dalla loro storia, anche recente, in una chiave spettacolare che altrove ha rari e isolati riscontri." (Alessandra Levantesi, 'La Stampa', 6 febbraio 2009)

"La bravura di Peter Morgan, lo sceneggiatore, e di Ron Howard, è di lasciare lentamente al personaggio di Nixon prendere il sopravvento, concedendo all'ipocrisia americana (e non) le ammissioni finali di Nixon solo dopo averne fatto emergere che, rispetto a chi lo circondava, era un gigante, come coglie con giustificata rabbia il personaggio di Kevin Bacon, che era stato suo consigliere militare alla Casa Bianca. Nel contorno si nota Rebecca Hall, fra le più belle e meno volgari donne apparse sul grande schermo nell'ultimo decennio." (Maurizio Cabona, 'Il Giornale', 6 febbraio 2009)

"Nei tempi e nei modi di una lunga intervista tv Morgan e Howard apparecchiano una lezione di storia contemporanea di chiarezza cristallina. Il regista insiste sulla preparazione atletica dei due contendenti, con i secondi rispettivi consiglieri presenti all'angolo del ring, ricordandoci come la tv possa modificare il corso della storia segnando per sempre, oltre ogni ragionevole dubbio, l'immagine di Nixon convinto invece di sfruttarla. Cinque nomination (di cui una a Langella) tutte meritate." (Piera Detassis, 'Panorama', 12 febbraio 2008)