...E se domani

ITALIA 2005
Matteo è un avvocato concentrato solo sul lavoro. Ha un'ossessione: quella di risparmiare, ed evita ogni cosa costosa, compresi i figli. Una mattina scopre che Mimì Rendano, il suo migliore amico di sempre, sta per trasformarsi in un suo cliente in un caso in cui è impossibile vincere. Quella stessa mattina Mimì è entrato in una banca di Bologna e, armato di una pistola, tiene in ostaggio dipendenti e quanti si trovavano all'interno minacciando di farli saltare in aria con l'esplosivo contenuto nella sua valigetta. Matteo ne è sconvolto e decide di raccontare la storia di Mimì, che è rimasto un sognatore, malgrado abbia superato i trenta anni e sia da sempre innamorato di Katty, il suo grande amore del liceo, che però ha sposato Giovanni, il suo socio. Mimì è consumato da quest'amore impossibile che vive segretamente, continuando a stare accanto a Katty e alla piccola Maria Assunta. Quando Giovanni muore, Mimì cerca in ogni modo di aiutare Katty a realizzare il suo sogno: aprire una boutique. La banca però non gli concede il prestito e Mimì, non avendo il coraggio di rivelare la verità alla donna che ama, continua ad emettere assegni in bianco. Ma il gioco non è fatto per durare a lungo e quando la verità viene fuori a Mimì non resta che rapinare la banca. A questo punto come potrà aiutarlo Matteo?
SCHEDA FILM

Regia: Giovanni La Pàrola

Attori: Luca Bizzarri - Mimi' Rendano, Paolo Kessisoglu - Matteo, Sabrina Impacciatore - Caterina, Claudio Gioè - Giovanni, Marit Nissen - Liliana, Andrea Marika Siviero - Maria Assunta, Ernesto Mahieux - Dottor Alajmo, Mita Medici - Direttrice Morandi, Luigi Maria Burruano - Commissario, Paolo Sassanelli - Prete

Soggetto: Armando Cillario, Francesco Piccolo

Sceneggiatura: Francesco Piccolo

Fotografia: Michele D'Attanasio

Musiche: Francesco Cerasi

Montaggio: Fabio Bianchini, Alessio Doglione

Scenografia: Danilo Traverso

Costumi: Laura Nardi, Maria Vittoria Castegnaro

Effetti: Giuseppe Squillaci

Altri titoli:

La strana storia di Mimì Rendano

Durata: 89

Colore: C

Genere: DRAMMATICO COMMEDIA

Specifiche tecniche: 35 MM

Tratto da: TRATTO DAL RACCONTO "IL CASO GARGANO" - ISPIRATO A UNA STORIA VERA - INSERITO IN "SIGNOR GIUDICE CHIUDA UN OCCHIO" DI ARMANDO CILLARIO

Produzione: BEPPE CASCHETTO PER I.T.C. MOVIE, CON IL SOSTEGNO DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Distribuzione: MEDUSA (2006)

Data uscita: 2006-04-13

CRITICA
"E se Luca (Bizzarri) e Paolo (Kessisoglu) fossero due iene sì, ma sentimentali? Dopo il bel debutto in "Allora mambo" i due attori ci riprovano con un film di genere che sconvolge i generi, tragicommedia che un po' è accaduta davvero. (...) Curioso copione di Francesco Piccolo (autore del "Caimano") alla ricerca dell'eroismo quotidiano, in cui due bravi attori, grazie alla piena sintonia, portano a braccia un racconto che fa troppo uso del sentimentalismo ma traccia con intelligenza la dinamica di un rapporto. Sul pomeriggio di un giorno da cani trionfa la magnifica canzone di Mina, ancora da pelle d'oca." (Maurizio Porro, "Corriere della Sera", 13 aprile 2006)

"Una storia così graziosa che sembra vera, e infatti lo è. Due comici affiatati e rodatissimi in tv. Volti da commedia all'italiana. Ritmo sostenuto all'americana. Un pizzico di invenzioni surreali... e voilà, il gioco è fatto! "E se domani" sembra seguire una ricetta infallibile, invece presto sbanda, gira a vuoto e si trasforma nell'ennesima occasione mancata. (...) Una collezione di trovate e di macchiettine da cui non emerge mai uno sguardo, un'idea sul mondo che racconta. E senza idee, senza una visione di fondo, non si fa cinema, al massimo si fa tv." (Fabio Ferzetti, "Il Messaggero", 14 aprile 2006)

"Sostenute forse dal titolo, che riprende una canzone da brividi della Mina anni Sessanta, le iene Bizzarri e Kessisoglu stanno sopravvivendo alla roulette russa del mercato. 'E se domani', tragicommedia che segna il debutto del siciliano Giovanni La Pàrola nel lungometraggio, avrebbe, in effetti, qualche buona carta da giocare: inquadrature studiate, ritmo sostenuto, l'affiatamento tra i due protagonisti alla terza prova d'attori, le qualità in ascesa di Sabrina Impacciatore, un irresistibile cammeo della sempreverde Mita Medici. (...) Purtroppo la sceneggiatura, nel montare e smontare le dinamiche psicologiche e comportamentali, ricorre a piene mani al sentimentalismo deteriore, abusa delle trovatine e delle macchiette grottesche, esagera con i languidi colori pastello e fa girare a vuoto qualsiasi abbozzo di humour surreale. Lo spettatore di bocca buona potrebbe anche accontentarsi, ma è doveroso segnalare che tanta sgangheratezza - capace di addomesticare persino i guitti (presunti) puri & duri di 'Camera Café' - non fa che confermare la cronica debolezza della nostra commedia di pretese esistenziali." (Valerio Caprara, 'Il Mattino', 29 aprile 2006)