Donna

ITALIA 1995
Matilde, moglie di Roberto, un piccolo industriale di Ferrara deve affrontare una grave crisi di famiglia: mentre Nina, la figlia maggiore, lascia il marito e il figlio per seguire la carriera di modella, il figlio minore Matteo lascia gli studi e si innamora di un'amica della madre. Roberto ripudia il figlio e si mette in affari con un sudamericano, Vezze, che diviene l'amante di Nina. Matilde non condivide l'atteggiamento di chiusura del marito verso i figli, ma soprattutto si sente poco considerata dai suoi familiari. Decide così di lasciare Roberto e si innamora di un vecchio amico. Il marito nel frattempo rimane vittima dei giochi di potere di Vezze, in combutta con Nina. Matilde decide di restare al fianco dell'ex marito, mentre Matteo riesce a risolvere la situazione. Nina viene arrestata e tenta il suicidio, entrando in coma. Al risveglio comprende il male fatto alle persone care e riallaccia i rapporti con i genitori ed il figlio, mentre Matteo si innamora di una sua coetanea. Ora Matilde può vivere serenamente il suo nuovo rapporto sentimentale al fianco dell'antico amore.
SCHEDA FILM

Regia: Gianfranco Giagni

Attori: Ottavia Piccolo, Edwige Fenech, Angelo Infanti, Simona Cavallari, Agnese Nano, Paki Valente, Stefania Casini, Davide Bechini, Viviana Natale, Daniele Liotti, Imma Piro, Emilio Bonucci, Giacomo Piperno, Matteo Naldi

Soggetto: Carlotta Wittig, Tullio Pinelli

Sceneggiatura: Carlotta Wittig, Tullio Pinelli, Luca D'Ascanio - collaborazione

Musiche: Franco Piersanti

Costumi: Lia Francesca Morandini

Durata: 540

Colore: C

Genere: DRAMMATICO MINISERIE TV

Tratto da: dalla soap opera radiofonica "Matilde" di Carlotta Witting

Produzione: RAI, SERGIO SILVA TV PRODUCTION IN COLLABORAZIONE CON SUSANNA BOCHI E AURELIANO LALLI PERSIANI PER FIRST FILM.

NOTE
- 6 PUNTATE DA 90' - TRASMESSA SU RAIUNO DI DOMENICA IN PRIMA SERATA DAL 3 AL 31 MARZO E 1 APRILE 1996.
- ASCOLTO 5.932.
CRITICA
"Il programma soffre di un eccesso di materia narrativa, che non trova sufficienti condizioni di sviluppo nel formato della miniserie." (Milly Buonanno, in "Eurofiction 1997", RAI-ERI 1998)