Dick e Jane - Operazione furto

Fun with Dick and Jane

Elogio dell'onestà per il remake tra farsa e denuncia di Dean Parisot. Con un Jim Carrey da applauso ed echi di Frank Capra

Leggi la recensione

USA 2005
I coniugi Dick e Jane Harper hanno un tenore di vita molto alto, ma quando la compagnia per cui lavora Dick viene coinvolta in uno scandalo, lui perde il suo impiego e in breve tempo gli Harper rischiano di veder sparire tutti i loro agi. Per non sfigurare davanti agli occhi del vicinato e continuare a condurre lo stesso costoso stile di vita, i coniugi decidono di iniziare una nuova, illecita e redditizia attività...
SCHEDA FILM

Regia: Dean Parisot

Attori: Jim Carrey - Dick Harper, Téa Leoni - Jane Harper, Alec Baldwin - Jack Mccallister, Richard Jenkins - Frank Bascom, Angie Harmon - Veronica, Michelle Arthur - Segretaria di Dick, Irene White, Stephnie Weir - Debbie, Tyson Weihe - Sig. Landau, Brian Tee, Dempsey Pappion - Assistente di produzione, Dr. Melissa Caudle, Jacob Davich - Billy Harper, Daniel Espeseth - Guardia, Kerry Hoyt - Barista, Andray Johnson - Executive, John Michael Higgins - Garth, Pavel Lychnikoff - Andrei/Pugile, Richard Burgi - Joe, Luis Chávez - Parker, Jullian Dulce Vida - Eduardo, P.J. Byrne, Lawrence Calvin, Michael A. Cassidy - Cameraman, Mark Correy, Chris Ellis - Rj Wade, Gloria Garayua - Blanca, Dave Gist, Octavio Gómez, Carlos Jacott - Oz Peterson, Staci Lawrence, Tom McComas, Rob Nagle, Taso Papadakis, Huey Redwine, Tamara Craig Thomas, Timm Sharp - Andrew, Nils Allen Stewart, Larry Dorf - Venditore di macchine usate, Vincent Curatola, Emilio Rivera, Scott L. Schwartz, Stacey Travis, Wayne Flemming - Il vicino rumoroso, Maggie Rowe - Karen Williams

Soggetto: Gerald Gaiser, David Giler, Jerry Belson, Mordecai Richler

Sceneggiatura: Judd Apatow, Nicholas Stoller, Peter Tolan

Fotografia: Jerzy Zielinski

Musiche: Theodore Shapiro

Montaggio: Don Zimmerman

Scenografia: Barry Robison

Costumi: Julie Weiss

Effetti: Bruno Van Zeebroeck

Altri titoli:

Alternative Career

Fun with Dick & Jane

Durata: 95

Colore: C

Genere: COMMEDIA

Produzione: JIM CARREY E BRIAN GRAZER PER COLUMBIA PICTURES CORPORATION, IMAGINE ENTERTAINMENT, JC 23 ENTERTAINMENT, SONY PICTURES ENTERTAINMENT

Distribuzione: SONY PICTURES RELEASING ITALIA (2006)

Data uscita: 2006-01-27

NOTE
- REMAKE DELLA COMMEDIA "NON RUBARE... SE NON E' STRETTAMENTE NECESSARIO" (1977) DIRETTA DA TED KOTCHEFF, CON GEORGE SEGAL E JANE FONDA.
CRITICA
"'Dick & Jane - Operazione furto' di Dean Parisot parte alla grande (mai vista una parodia più cattiva e divertente dello scandalo finanziario Enron) per tirare il fiato a metà percorso come capitava all'originale 'Non rubare... se non è strettamente necessario' (1977). La coppia Carrey-Leoni è più esilarante dei "vecchi" George Segal e Jane Fonda. Vederli avere un raptus sessuale dopo la prima rapina è brillante. Osservarli dormire in una fossa in giardino è l'immagine tombale perfetta per il funerale del sogno americano. Alec Baldwin ancora tycoon spietato dopo 'Elizabethtown'. Nel suo presidente cialtrone della Globodyne c'è tutto Kenneth Lay, famigerato capo della Enron ex amicone di George Bush." (Francesco Alò, 'Il Messaggero', 27 gennaio 2006)

"Remake di una commedia sul falso mito del successo con Segal e la Fonda, 'Non rubare... se non è strettamente necessario', questo film recitato e prodotto con maliziosa allegria da Jim Carrey (e Téa Leoni) è una critica sociale contro il Dio Dollaro che ci riguarda da vicino perché parla dei nuovi poveri di oggi, anche borghesi, e di scandali finanziari. (...) In realtà mettono in pratica un piano da Robin Hood che permette una equa distribuzione di plus valori e un secondo tempo stile thriller bancario che sembra farina di Brecht: peggio fondare o sfondare una banca? Tono scanzonato, prologo interminabile, ma anche voglia di dire tutto sui vizi del capitalismo globale impersonato da Alec Baldwin." (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 27 gennaio 2006)

"Non bisogna pensare a 'Dick & Jane' come a un manifesto situazionista e anarchico che proponga il crimine come antidoto alla prevaricazione del potere. Il tutto prende una piega edificante allorché la coppia mette in atto un piano per riprendere al titolare l'azienda fallita. (...) Un finale da Robin Hood, insomma, che riconferma la fiducia nell'iniziativa privata e nel 'tutto si aggiusta' più che ai tempi di Frank Capra (lui, però, ci metteva una forte dose di ironia). Alcune trovate sono divertenti e, in generale, la prima parte del film si lascia guardare. E poi, Jim Carrey è sempre Jim Carrey; così addomesticato alla logica della commedia hollywoodiana, però, lo avevamo visto di rado." (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 27 gennaio 2006)