Cinque giorni una estate

Five Days One Summer

USA 1982
Siamo in Svizzera, nel gruppo del Bernina, durante l'estate 1932. Douglas, un medico cinquantenne scozzese, sposato, trascorre le vacanze in un albergo con la nipote Kate. Questa, fin da bambina si è infatuata dello zio ed ora, giovanissima, ha una relazione con lui e viene scambiata per sua moglie. La ragazza ha però continui sbalzi di umore: gioie improvvise e momenti di grande depressione, dovuti alla situazione. Indubbiamente questo rapporto "difficile" non può rendere felice né lo zio né la nipote. Kate rivela la sua strana situazione alla giovane guida alpina Johann che nutre una evidente simpatia per lei e la ricopre di attenzioni. Johann, geloso di Douglas, durante un'escursione cerca di distoglierlo da questa situazione, ad ogni modo.
SCHEDA FILM

Regia: Fred Zinnemann

Attori: Sean Connery - Douglas, Betsy Brantley - Kate, Lambert Wilson - Johann, Jennifer Hilary - Sarah, Isabel Dean - Madre di Kate, Gérard Buhr - Brendel, Anna Massey - Jennifer Pierce, Sheila Reid - Gilliam Pierce, George Claisse - Dieter, Kathy Marothy - Moglie di Dieter, Terry Kingley - Georg, Emilie Lihou - Donna anziana, Alfred Schmidhauser - Martin, Jerry Brouwer - Van Royen

Soggetto: Kay Boyle - romanzo

Sceneggiatura: Michael Austin

Fotografia: Giuseppe Rotunno

Musiche: Elmer Bernstein

Montaggio: Stuart Baird

Scenografia: Willy Holt

Costumi: Emma Porteus

Effetti: John Richardson (II)

Altri titoli:

Am Rande des Abgrunds

Cinco días, un verano

Cinq jours, ce printemps là

Durata: 108

Colore: C

Genere: DRAMMATICO

Specifiche tecniche: 35 MM (1:1.85)

Tratto da: racconto "Maiden, Maiden" di Kay Boyle

Produzione: FRED ZINNEMANN PER CABLE AND WIRELESS FINANCE, THE LADD COMPANY

Distribuzione: PIC (1983) - WARNER HOME VIDEO (GLI SCUDI)

CRITICA
"Vera protagonista di questo film è la montagna con le sue nevi eterne, le scalate, la vita dei montanari. A Zinnemann interessa più il Bernina che il dramma dei personaggi. Difatti l'introspezione psicologica, l'analisi dei sentimenti sono solo sfiorate e, in rapporto al dramma, inesistenti. Molto bello è lo spettacolo di puro alpinismo offerto dal film. Splendida la fotografia di Rotunno." (Segnalazioni Cinematografiche, vol. 94, 1983)